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Manuale per l'interazione con gli utenti del Web culturale
Prima edizione (Aprile 2009)
a cura di Pierluigi Feliciati e Maria Teresa Natale
MINERVA EC Working Group “Quality, Accessibility and Usability”


2.1      Soggetti culturali                                                                                Chi sono?

Un soggetto culturale può essere un’istituzione, organismo, ente o gruppo di diversi soggetti che opera per elaborare un prodotto culturale e che può sfruttare anche le tecnologie del Web per raggiungere gli obiettivi.

2.1.1    Archivio (vedi anche 1.1.3)

Un archivio è un soggetto, pubblico o privato, che gestisce e dà accesso ai materiali archivistici. Per “materiali archivistici” si intendono registrazioni, documenti o materiali conservati a scopo di testimonianza o per il loro interesse storico.

2.1.2    Biblioteca (vedi anche 1.1.1)

«Una biblioteca pubblica è un ente istituito, supportato e finanziato dalla comunità, sia a livello di governo locale, regionale o nazionale, sia attraverso altre forme di organizzazione della comunità. Essa fornisce accesso alla conoscenza, alle informazioni e alle opere dell’ingegno attraverso una serie di risorse e servizi ed è  disponibile per tutti i membri della comunità, indipendentemente dalla razza, dalla nazionalità, dal genere, dalla religione, dalla lingua, dalle disabilità, dallo stato economico e lavorativo, dal livello dell’istruzione» (IFLA/Unesco, 2001).

Lo scopo principale di una biblioteca consiste nell’offrire risorse e servizi per la diffusione, l’archiviazione e la conservazione di ogni tipo di cultura ed espressione, a prescindere dalla fonte e dalla localizzazione. In questa categoria rientrano anche i centri di documentazione.

2.1.3    Museo (vedi anche 1.1.2)

Il museo è definito all’articolo 2.1 dello Statuto del Consiglio internazionale dei musei (ICOM) come «un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto».

Se si accetta la definizione dell’ICOM, è importante comunque sottolineare che il museo rappresenta un universo variegato, articolato e molto vasto. Possono essere visti come rappresentazioni “astratte” delle società che li hanno realizzati. È per questa ragione, più che in altri settori, che i musei possono essere considerati un simbolo unificatore delle diversità culturali delle regioni di pertinenza.

2.1.4    Patrimonio culturale diffuso

In questa categoria sono compresi il patrimonio archeologico, architettonico e paesaggistico duffuso sul territorio. Vengono accorpati perché condividono la peculiarità di essere “legati” a un contesto e spesso sono così importanti da essere divenuti parte dell’identità storica, culturale e scientifica di quel luogo.

Se il più antico parco europeo  risale al 1909 e si deve alla Svezia, il Novecento ha visto una precisazione e una specializzazione delle forme attuative di parchi e riserve che spesso hanno coniugato i valori ambientali con i valori storico/culturali, tradizionali e scientifici delle emergenze archeologiche e architettonico-urbanistiche presenti in tali ambiti, consentendo la composizione di paesaggi complessi. Ciò fino alle più avanzate esperienze di “parchi immateriali”, come per esempio quella del “parco della letteratura”, ben ancorato a un territorio definito, o quella dei “distretti del turismo culturale” che hanno definito ambiti omogenei valorizzandone gli elementi rilevanti, siano essi storico-culturali, ambientali, eno-gastronomici, e armonizzandoli in una nuova concezione di sviluppo sostenibile.

Dal punto di vista dell’applicazione web, questo soggetto è molto complesso. Include monumenti archeologici, architettonici e storico-artistici tradizionali, spesso collegati a realtà museali, archivistiche e bibliotecarie locali. In questa categoria rientrano anche parchi e aree archeologiche gestiti da istituzioni pubbliche o di interesse pubblico e progetti specifici, come ad esempio letture stratigrafiche e/o tematiche del territorio.

2.1.5    Eventi temporanei (vedi anche 1.1.4)

Questa categoria include eventi temporanei, festival, mostre.

2.1.6    Uffici di gestione e tutela

Sono compresi in questa categoria tutti i livelli dell’amministrazione del patrimonio culturale: dagli uffici centrali statali e regionali (ministeri, direzioni generali) con compiti prevalentemente di indirizzo e di coordinamento delle politiche e delle strategie, di programmazione di controllo della spesa, agli uffici territoriali con compiti di gestione tecnico-scientifica e amministrativa del patrimonio diffuso sul territorio, ivi compresi archivi, biblioteche e musei.

2.1.7    Centri di ricerca e formazione, scuole (vedi anche 1.1.5)

L’origine stessa del Web ha inizio in un centro di ricerca. La messa a punto di un sistema telematico di scambio di informazioni e visualizzazione dei documenti in modalità ipertestuale è l’esigenza cui Tim Berners Lee presso il CERN – la principale organizzazione scientifica europea – tentò di rispondere attraverso uno strumento di comunicazione che armonizzasse gli standard (reti, trasmissioni dati, ipertesto, multimedia) esistenti.

Questa categoria include reti di ricerca, siti web su temi di ricerca specifici, archivi digitali universitari, scuole e università.

2.1.8    Progetti digitali culturali

La realizzazione di un sito web è spesso tra le finalità stesse di un progetto culturale pubblico, in relazione alla vocazione del progetto, mirato al miglioramento e al rafforzamento delle strategie di creazione e diffusione di contenuti culturali. Un progetto culturale digitale può creare la propria base di dati accessibile via Web. In questo caso, ottemperando alle norme di tutela e riservatezza dei contenuti, l’applicazione web culturale diviene non solo strumento di comunicazione, ma di realizzazione stessa del progetto.

Questa categoria include i portali (vedi anche 1.1.6), le biblioteche digitali (vedi anche 1.1.1.1) e i portali turistico-culturali (vedi anche 1.1.7). Questi giocano un ruolo sempre più importante nell’aiutare gli utenti ad accedere ai contenuti e ai servizi culturali.


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