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Manuale per l'interazione con gli utenti del Web culturale
Prima edizione (Aprile 2009)
a cura di Pierluigi Feliciati e Maria Teresa Natale
MINERVA EC Working Group “Quality, Accessibility and Usability”

1.1.8 APPENDICE – Schede
Ultima consultazione siti web/portali: gennaio 2009 

1.1.8.1      British Library                                                          BIBLIOTECHE
                 http://www.bl.uk/

British Library homepage

Questa buona pratica è stata selezionata come esempio di accesso a contenuti predisposti in funzione dei diversi bacini d’utenza. Nel sito della British Library si privilegia un approccio semplice alla portata di tutti (rappresentato dalla maschera di ricerca in posizione centrale nella home page) ma che allo stesso tempo consente all’utente di riconoscersi in una precisa categoria (bibliotecari, editori ecc.) e quindi di poter usufruire di contenuti e servizi specifici tramite il menu Quick links.

La British Library è la biblioteca nazionale del Regno Unito: possiede oltre 14 milioni di libri e più di 920.000 riviste (dati aggiornati al dicembre 2008). Il suo sito contiene tutte le informazioni sulla biblioteca e sulle sue collezioni, e mette a disposizione risorse digitali sia attraverso il catalogo generale di libri e periodici, sia tramite progetti specifici di digital library raccolti nelle sezioni Online Gallery e Learning.

Nel corso degli ultimi anni, anche la British Library si è confrontata con le innovazioni in termini di accessibilità e usabilità del Web e l’inevitabile conseguente bisogno di adeguamento; proprio nel 2007 è stata rinnovata la home page ed è stato completamente rivisto il sito con la finalità di ristrutturare la presentazione e la visualizzazione dei contenuti.

Come anticipato, l’elemento centrale dell’home page è la maschera di ricerca semplice, attraverso la quale è possibile esaminare il complesso dei contenuti (le pagine del portale, i cataloghi dei libri e dei periodici, la galleria online) o delle singole sezioni. Nel primo caso, i risultati vengono presentati differenziati per fonte attraverso un colore; tale distinzione è evidente anche nella visualizzazione delle descrizioni brevi.

Accanto alla maschera di ricerca semplice, troviamo il link a quella avanzata (advanced searching) e alle istruzioni (search tips), con spiegazioni dettagliate sulle diverse fonti e sulla sintassi da utilizzare per rendere la ricerca più efficace.

Osservando la trasformazione in un’ottica di profilazione dell’utenza, appare chiaro che il sito della British Library intende proporsi come uno strumento alla portata di tutti, la cui logica è quella del motore di ricerca per eccellenza in cui non esiste la necessità per l’utente di autodefinirsi parte di una categoria piuttosto che di un’altra.

Allo stesso tempo però il portale della British Library ha un target estremamente profilato: infatti attraverso il menu Quick links gli utenti hanno la possibilità di accedere ad aree che offrono servizi e contenuti altamente specializzati:

  • For higher education, sezione che struttura le risorse appositamente per i ricercatori e le biblioteche universitarie
  • For entrepreneurs, area dedicata a chi si rivolge al sito per ragioni imprenditoriali
  • For librarians offre una serie di servizi pensati ad hoc per i bibliotecari (servizi informativi per le biblioteche, servizi di reference, strumenti scientifici per la ricerca, prestito...)
  • For publishers, informazioni per gli editori sul deposito legale
  • Press, che porta al servizio stampa e comunicazione della British Library
  • Jobs at the Library, spazio dedicato alle offerte di lavoro.

Particolarmente ricca e articolata è la sezione Contact us, una vera e propria directory che collega le possibili richieste delle varie categorie di utenti ai rispettivi servizi e riserva due sezioni apposite per porgere commenti e suggerimenti e avviare procedure di reclamo.

Vasta la gamma dei servizi offerti: blog e podcast professionali, negozio online con vendita di merchandising, file audio e libri, alert, consulenze bibliografiche e documentali.

In conclusione, i maggiori punti di forza del portale della British Library sono sicuramente la strutturazione e la predisposizione di vari percorsi di ricerca, nel tentativo di dare ragione di un patrimonio documentario sterminato.

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1.1.8.2      New York Public Library                                                         BIBLIOTECHE
                 http://www.nypl.org/

New York Public Library homepage

La New York Public Library, importante istituzione statunitense fondata nel 1895, utilizza il proprio sito web per gli scopi propri di una biblioteca: selezionare, collezionare, conservare e rendere accessibile «il patrimonio cognitivo mondiale, senza distinzione di reddito, religione, nazionalità o altra condizione umana».

Attraverso la sezione eNYPL Collection of Downloadable Media (http://e-books.nypl.org/) si ha un accesso diretto a una vasta gamma di documenti storici e culturali organizzati per collezioni digitali che includono manoscritti, immagini, file audio e video e libri elettronici che possono essere presi in prestito in diversi formati secondo le consuete regole del prestito bibliotecario.

La biblioteca ha dedicato particolare attenzione alla produzione di audio-libri digitali, in considerazione del loro enorme potenziale. L’audio-libro digitale comporta un approccio al libro quasi tradizionale poiché ci si collega al sito web della biblioteca (accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7), si sceglie il titolo preferito, lo si scarica sul proprio computer, lo si apre e lo si legge proprio come un volume comprato in libreria, ma offre molto di più: il file scaricato gratuitamente può essere fruito con una pluralità di supporti differenti, non solo con un computer fisso o portatile, ma anche con lettori CD o MP3. A differenza degli audio-libri tradizionali, disponibili sul mercato in cassetta e utilizzabili solamente con i poco maneggevoli registratori, i libri in formato e-audio occupano lo spazio di un file e possono essere contenuti a centinaia in un singolo lettore.

È stata infatti la massiccia diffusione dei lettori MP3 tra le giovani generazioni che ha spinto la New York Public Library ad offrire questo nuovo servizio. Oggi gli utenti delle biblioteche sono molto più smaliziati di un tempo dal punto di vista dell’uso della tecnologia e per tale ragione la biblioteca ha ritenuto opportuno permetter loro di accedere al proprio patrimonio librario nel formato che essi desiderano. Da qui, la possibilità di passare dalla lettura di tipo tradizionale all’ascolto di file in ogni momento e ogni luogo, con il solo limite del rispetto del consueto e irrevocabile limite di 21 giorni che la New York Public Library stabilisce per il prestito. Una volta scaduto questo termine, il file audio digitale non sarà più utilizzabile in quanto una “chiave segreta” inserita nel libro lo chiuderà e lo farà scomparire. Tutto ciò avviene solo dopo che i lettori hanno effettuato la registrazione online: ciascuno di essi viene dotato di un codice identificativo di un massimo di dieci cifre tramite il quale potrà accedere alla biblioteca virtuale, dove troverà non solo i classici della letteratura come Moby Dick di Herman Melville e Il broker di John Grisham, ma anche saggi di Theodor Adorno, reportage sulla guerra contro il terrorismo, studi aggiornati di elettronica, matematica, economia, e psicologia, così come dizionari e corsi di lingue. In aggiunta ai file validi 21 giorni, che sono la maggior parte, la biblioteca offre un catalogo speciale di oltre cento titoli di audio-libri digitali disponibili per il prestito illimitato(Always Available Audiobooks).

La New York Public Library ha anche una Digital Gallery che offre agli utenti 674.000 immagini digitalizzate a bassa risoluzione, con libero accesso per formazione, insegnamento, ricerca e creativi (http://digitalgallery.nypl.org/nypldigital/index.cfm). Le immagini ad alta risoluzione per uso personale e professionale possono essere richieste tramite l’apposito servizio (Photographic Services & Permissions).

La Digital Gallery è una banca dati costantemente aggiornata con i risultati delle campagne di digitalizzazione delle collezioni conservate presso la biblioteca: fotografie, manoscritti, stampe giapponesi, immagini di New York, mappe, documenti rari e altro ancora.

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1.1.8.3      Progetto Lettura Agevolata                                                         BIBLIOTECHE
                 http://www2.comune.venezia.it/letturagevolata/index.asp

Progetto Lettura Agevolata homepage

La promozione della lettura anche per gli utenti ipovedenti o non vedenti è un obiettivo importante di molte biblioteche pubbliche. 

Il Progetto Lettura Agevolata è un servizio promosso dal Comune di Venezia per facilitare l’accesso alla cultura e all’informazione da parte delle persone con ridotte capacità visive e per sensibilizzare la collettività sui temi legati alla minorazione della vista.

Nell’ambito del progetto è stato realizzato il catalogo unificato dei libri in formato alternativo, che comprende quattro tipologie di pubblicazioni:

  • libri a grandi lettere
  • libri parlati
  • libri elettronici
  • libri in Braille
  • libri tattili.

Per ogni titolo vengono fornite indicazioni sulla presenza dei testi in commercio, presso i centri di distribuzione o nei siti Internet. Il catalogo raccoglie sia la produzione di centri specializzati, sia quella del mercato, offerta dalle case editrici italiane.

Il sito del Progetto Lettura Agevolata raccoglie anche una ricca rassegna di link a strumenti reperibili in rete per facilitare la lettura e la navigazione in rete di ipo- e non vedenti (screen reader, software speciali per telefoni e palmari, sistemi di lettura vocale ecc.).

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1.1.8.4      Gallica                                                         BIBLIOTECHE DIGITALI
                 http://gallica.bnf.fr

Gallica homepage

Gallica è la biblioteca digitale della Bibliothèque nationale de France. Nata nel 1997, è una delle prime biblioteche digitali europee ad accesso libero. Gallica è rivolta a un’utenza variegata ed è aperta a tutte le categorie, da quella più specializzata (utenti competenti, ricercatori, studenti) a quella meno esperta (principianti, ovvero semplici lettori o curiosi).

Oltre a fornire un servizio generalizzato, intuibile attraverso l’utilizzo di una terminologia non specialistica, Gallica permette all’utente di identificarsi in categorie più precise che ne determinano una auto-profilazione: ad esempio, nell’ambito della sezione “Les dossiers”, Gallica Classique raccoglie testi della letteratura francese selezionati per un pubblico prettamente scolastico ed universitario, mentre i Voyages (en Italie, en France, en Afrique) offrono un insieme di collezioni sul tema del viaggio e si rivolgono a un pubblico di appassionati e professionisti.

Una sezione di aiuto fornisce chiarimenti sulla navigazione e sulle modalità di ricerca disponibili; attraverso un link alle FAQ l’utente può inoltrare un’e-mail ponendo domande specifiche di proprio interesse.

Nel primi mesi del 2009 è stato inaugurato il blog di Gallica «dedicato all’attualità della biblioteca digitale: nuovi contenuti, innovazioni tecnologiche ed ergonomiche, servizi, partenariati».

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1.1.8.5     Project Gutenberg                                                         BIBLIOTECHE DIGITALI
                http://www.gutenberg.org/wiki/Main_Page

Project Gutenberg

Project Gutenberg è la prima e più vasta collezione di libri elettronici (o e-book). La missione, così come dichiarata sul sito del progetto, è semplice: «incoraggiare la creazione e la distribuzione di e-book. In altre parole, si tratta di sostenere, nei limiti del possibile, tutti coloro che sono interessati a produrre libri elettronici e aiutarli nella distribuzione. Project Gutenberg dà infatti seguito al 99% delle richieste che pervengono da parte di chi vuole produrre i nostri e-book e distribuirli, nel rispetto delle varie limitazioni locali in fatto di copyright».

Project Gutenberg non ha sponsor finanziari o istituzionali ed è totalmente basato sul lavoro di volontari. La Project Gutenberg Literary Archive Foundation (PGLAF), un ente non profit registrato nello stato del Mississippi (USA), riceve e gestisce le donazioni al progetto e ricerca opportunità di finanziamento. Nel catalogo in linea di Project Gutenberg sono fruibili gratuitamente oltre 27.000 libri in più di 50 lingue e dialetti differenti. Altri 100.000 titoli sono disponibili sui siti dei progetti affiliati.

Il catalogo consente di eseguire ricerche per autore, titolo, lingua o pubblicazioni recenti oppure per categorie (audio-libri generati da computer, audio-libri letti da voce umana, dati scientifici, musica registrata, spartiti, altri tipi di registrazioni, immagini in movimento, immagini ferme). Ciascun libro digitale è disponibile in un formato speciale che può essere scaricato e letto su palmari o smartphone.

Project Gutenberg fa parte del Content Acquisition Program di Yahoo! che consente di effettuare ricerche tra i metadati dei libri (autore, titolo, breve descrizione, parole chiave). La partnership con Google (Google’s “Nearly full text”) consente invece di ricercare il corpus completo – o quasi – di uno degli autori presenti in Project Gutenberg.

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1.1.8.6      Louvre                                                          MUSEI
                 http://www.louvre.fr

Louvre homepage

Il Louvre è stato uno dei primi musei a presentare in linea le proprie collezioni. Attraverso il suo sito web l’utente può scoprire l’organizzazione del museo, inclusi orari, prezzi e modalità di visita, in modo da soddisfare ogni sua esigenza, sia che abbia l’intenzione di visitare il museo reale che di fruire di veri e propri tour virtuali.

Il menu di navigazione posto sul lato sinistro della home page consente un accesso facilitato a tre categorie di visitatori  – professionisti, insegnanti e giovani con meno di 26 anni – che possono in tal modo visualizzare immediatamente gli eventi e le offerte selezionati appositamente per loro.

Non manca la possibilità di aprire uno spazio personale per memorizzare le proprie ricerche nel sito o mettere in evidenza gli eventi d’interesse.

A disposizione di tutti gli utenti c’è una ricca serie di servizi, tra cui il glossaire (glossario), un elenco dettagliato di definizioni corrispondenti a termini tecnici riguardanti opere esposte nel museo, l’agenda, un motore di ricerca che consente di ottenere informazioni su eventi e appuntamenti del museo secondo tre parametri:

  • periodo o data
  • tipologia di evento (visite guidate, workshop, performance, letture, concerti, simposi ecc.)
  • profilo d’utenza (pubblico generico, adulti, bambini e famiglie, gruppi, disabili).

Il catalogo in linea delle opere merita una nota di rilievo per la sua vastità e articolazione: è possibile fare ricerche tra gli oltre 30.000 beni esposti per dipartimenti, argomenti, tipologia del bene, acquisizioni recenti. Ogni record è dotato di un’immagine in buona definizione e di una scheda esplicativa.

E non mancano approfondimenti, raggruppati nella sezione Découvrir: qui è possibile trovare una serie di Mini-sites, siti speciali creati in occasione di mostre temporanee, dossier tematici, visite virtuali in 3D e il Magazine in linea.

Una grande cura viene prestata all’informazione per i più giovani; navigando nel sito ci si imbatte spesso in oggetti animati o in un personaggio in abiti settecenteschi, Dominique Vivant Denon, primo direttore del Louvre, che conducono i piccoli utenti in un’interfaccia parallela al sito reale, in cui i contenuti sono presentati in modo più comprensibile e accattivante.

Sono attive una biglietteria e una boutique online tramite le quali è possibile acquistare biglietti e una vasta serie di articoli ispirati alle opere del museo, tra cui cataloghi, gioielli, riproduzioni di sculture, accessori di moda, arredo per la casa e la tavola, poster.

Il sito web del Louvre si configura più che come una vetrina come un vero e proprio “servizio editoriale”, che presenta contenuti studiati ed elaborati dagli esperti del museo appositamente per la comunicazione in rete.

Oltre a rappresentare la concretizzazione del concetto di integrazione e sinergia tra reale e virtuale, l’esempio del sito del Louvre è interessante perché fa emergere in modo molto chiaro la centralità dell’utente. Il sito, attraverso percorsi specifici per addetti ai lavori, giovani, studenti, insegnanti e disabili, consente una personalizzazione assoluta dell’esperienza.

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1.1.8.7      Hermitage – Virtual Academy                                                         MUSEI
                 http://www.hermitagemuseum.org/html_En/06/hm6_2.html

Hermitage – Virtual Academy homepage

Il sito del museo dell’Hermitage di San Pietroburgo è stato selezionato tra le buone pratiche in quanto, tra i suoi servizi per il pubblico, offre la Virtual Academy, una serie di corsi monografici che permettono al visitatore di contestualizzare in modo multimediale le risorse più rilevanti delle collezioni del museo.

Si tratta di sei corsi introduttivi che riguardano la storia egizia e quella romana, i soggetti biblici, il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo e gli imperatori che lo abitarono, i dipinti di Rembrandt conservati all’Hermitage, i cavalieri medievali.

Ciascun percorso esplora la rilevanza culturale e sociale dei capolavori che hanno reso il museo famoso nel mondo, attraverso una misurata proposta che miscela informazioni generali e di dettaglio, legando l’opera al suo contesto cronologico e culturale.

Per gli utenti della rete, la Virtual Academy costituisce un’occasione per conoscere in modo interattivo le collezioni e scoprirne fascino e significato. Tale approccio può essere legato non solo a un progetto di viaggio a San Pietroburgo ma anche a una riflessione a posteriori dopo avere visitato l’Hermitage o semplicemente a un momento di svago.

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1.1.8.8      Every object tells a story                                                         MUSEI
                 ovvero quando la collezione è creata dagli utenti.

Il progetto Every object tells a story: family learning through objects in the home and in museums è stato finanziato dal Knowledge Transfer Opportunities Fund dell’Università di Sheffield, ente che ha tra i suoi obiettivi quello di trasformare gli sforzi della ricerca in qualcosa che la gente possa utilizzare. Il progetto originale, chiamato “Ferham Families” e finanziato dall’Arts and Humanities Research Council’s Diasporas Migration Identities Fund, aveva lo scopo di considerare le relazioni tra gli oggetti casalinghi e i racconti di emigrazione delle famiglie di origine pachistana. Il progetto aveva coinvolto cinque famiglie che erano disposte a condividere le loro storie e i loro oggetti con la squadra del progetto. Le storie e gli oggetti collezionati furono esposti in una mostra al Rotherham Arts Centre nel marzo 2007.
<http://www.everyobjecttellsastory.org.uk/index.html>

Nel caso del “The Dock Museum” di Barrow in Furness (Regno Unito), il progetto Every object tells a story rafforza il concetto che l’importanza degli oggetti nelle collezioni museali dipende spesso dalle persone e dalle storie locali che vi sono associate, piuttosto che da come appaiono o dalla loro destinazione d’uso. Una sezione del sito web del Dock Museum è strutturata per dimostrare come, quando si visita il museo, c’è molto di più da scoprire rispetto a ciò che l’occhio vede. Gli oggetti selezionati fanno tutti parte dell’esposizione permanente. Seguendo i link si potranno scoprire informazioni supplementari su di essi e di come, spesso, celino storie nascoste.
<http://www.dockmuseum.org.uk/Default.aspx?page=298>

L’iniziativa sperimentale Every object tells a story promossa dal Victoria and Albert Museum in collaborazione con altri musei britannici (Tyne & Wear Museums, Birmingham Museum, Brighton & Hove Museums) ha suscitato particolare interesse nel 2007, anche se tutta la documentazione non è più online dalla metà del 2008. L’iniziativa era indirizzata ai curatori e agli operatori dei musei ed intendeva esplorare il potere della narrazione per valorizzare le collezioni dei musei. Il pubblico veniva invitato ad inviare storie che riguardavano gli oggetti custoditi nei musei. Il progetto aveva così dato applicazione al processo di elaborazione di contenuti generati dagli utenti stessi – user generated content (UGC) – per creare un nuovo modo di interazione con le collezioni d’arte, guidato dagli interessi del pubblico. La mission era immediatamente resa esplicita nella home page: «Every object tells a story è una collezione di storie sugli oggetti scritta da persone come te, sugli oggetti che a te piacciono. Se ti incanti davanti all’orologio di tuo nonno o hai una collezione di oggetti che vuoi condividere, mandaci le tue storie e scopri cosa gli altri ne pensano». Partecipare era semplice, bastava scegliere un oggetto cui si era particolarmente affezionati, caricare sul Web una o due immagini e inviare il titolo e il testo, oppure l’audio o il video, della storia. Particolare attenzione veniva data agli aspetti della sicurezza e del copyright. Il sito web era moderato e i contributi inviati venivano vagliati prima della loro pubblicazione. Nella sezione dedicata ai musei non era solamente possibile consultare le schede pubblicate dagli esperti del museo: anche gli utenti potevano fornire commenti ai contenuti o pubblicare una nuova storia legata a quella risorsa. In questo modo si formavano nel sito sempre nuove collezioni di oggetti articolate in nove categorie principali (arti visive, intrattenimento, moda, casa, infanzia, hobby, natura, credenze e idee, scienza e tecnologia).

Anche in Italia esiste un’interessante applicazione di questo modello di interazione con gli utenti.

Il sito del Museo nazionale delle scienza e della tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano (vedi anche 1.2.8.10.3) offre un servizio di storytelling nella sezione “Musei personali”. La relativa pagina web (http://www.museoscienza.org/attivita/tiricordi/musei/) recita: «a volte gli oggetti del Museo raccontano storie personali, come quelle dei collezionisti che li hanno amorevolmente raccolti e poi donati. Tu conservi o ancora usi un oggetto caro, ricordo di una persona o di un momento speciale? Un soprammobile, una fotografia, un oggetto di uso quotidiano, un giocattolo d’infanzia, un utensile da lavoro o da cucina dei tuoi nonni o dei tuoi genitori, un quaderno di quando eri bambino. Inviaci la foto di un oggetto che racconti qualcosa di te e un commento».

Nella sezione “Il museo... che ricordi” (http://www.museoscienza.org/attivita/tiricordi/ricordi/), l’istituzione invita ancora l’utente a partecipare tramite la tecnica dello storytelling. Nella pagina dedicata si legge: «Il Museo cambia: per aggiornare le sezioni, per fare spazio a nuovi oggetti e collezioni, per migliorare i servizi. Come era il museo ieri, che ricordo ne conservi? Ti ricordi come era il Museo l’ultima volta che lo hai visitato? Ti è rimasto in mente un oggetto curioso o sconosciuto? Ricordi un’emozione particolare? Raccontaci la tua esperienza e partecipa alla creazione dell’archivio della memoria».

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1.1.8.9      National Archives of Australia – Virtual Room                                                         ARCHIVI
                 http://vrroom.naa.gov.au/

National Archives of Australia – Virtual Room homepage

Il progetto della Virtual Reading Room, promosso dai National Archives of Australia, costituisce l’ambiente virtuale di consultazione dei documenti digitalizzati provenienti dagli archivi nazionali del governo australiano.

Gli obiettivi principali della Virtual Reading Room sono:

  • offrire uno strumento per la consultazione in linea dei documenti sugli eventi e sui temi più rilevanti della storia australiana del XX secolo
  • fornire un supporto agli insegnanti e agli studenti per la ricerca e la consultazione di documenti d’archivio (documenti digitali, fotografie, mappe, poster, file ecc.).

Gli utenti cui l’iniziativa è destinata sono:

  • gli studenti (di scuole primarie e secondarie)
  • gli insegnanti e gli educatori.

Il progetto ha una missione spiccatamente educativa tanto che nel 2006 ha vinto un premio come miglior applicazione formativa rivolta alle classi della scuola secondaria.

La home page del sito è molto semplice e funzionale, e ripropone una struttura comune a molte banche dati attualmente online: al centro una finestra editoriale(Worth a look, in italiano, Merita un’occhiata) cattura l’attenzione dell’utente curioso, privo di una precisa strategia di navigazione, mentre sul menu di destra la funzione Explore consente di condurre ricerche nel materiale d’archivio secondo varie modalità.

La sezione Worth a look propone in home page tre documenti d’archivio in rotazione periodica, presentati come contenuti redazionali, capaci di incuriosire l’utente e di catturare la sua attenzione.

Cliccando su uno dei titoli (ad esempio Australia – the land of opportunity), è possibile consultare il singolo documento digitale corredato di immagini, metadati descrittivi e parole chiave che funzionano come etichette (tag) che identificano e classificano la risorsa in base all’argomento. Virtual Reading Room consente agli utenti registrati di salvare le ricerche in un’area personale e di aggiungervi note e commenti per una successiva consultazione.

Alcuni documenti sono accompagnati dalla pagina About che ne approfondisce il contenuto aumentandone il valore didattico; ciò incoraggia gli utenti a consultare la risorsa e fornisce ulteriori idee, date e informazioni.

Come è stato accennato, la funzione Explore offre vari percorsi di accesso:

  • navigazione nei documenti per argomento
  • ricerca per parola chiave o anno
  • ricerca avanzata.

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1.1.8.10   National Archives – The Learning Curve                                                         ARCHIVI
                http://www.learningcurve.gov.uk/howto/students.htm

National Archives – The Learning Curve homepage

Il sito dei National Archives inglesi, ricco e ben organizzato, contiene una serie di risorse ludiche e didattiche molto accattivanti per bambini che fanno parte di un progetto più ampio chiamato The learning curve e dedicato alla formazione e alla didattica long-life su temi storici, ispirato al motto “bringing history to life” (far rivivere la storia). I giochi, basati su informazioni e documenti d’archivio, hanno per tema periodi o avvenimenti storici e sono stati concepiti per avvicinare i bambini al passato della loro nazione.

The Tudors è un’interfaccia che consente di accedere a giochi interattivi e a informazioni sui Tudor e sulla vita che si svolgeva al loro tempo (incluso il modo di divertirsi!).

Tudor Joust consente ai giovani combattenti virtuali di scegliere il proprio equipaggiamento da cavaliere e partecipare a una giostra che si svolge in onore della regina Elisabetta I Tudor. In ogni fase del gioco un araldo fornirà aiuto e preziose informazioni sulle parole e i concetti storici menzionati (araldica, armatura, cavalli, ruolo del cavaliere ecc.).

Tudor Hackney è una ricostruzione tridimensionale virtuale della città di Hackney al tempo dei Tudor, elaborata sulla base di studi storici. Il sito è ricco di notizie sulla vita quotidiana, sulle tecniche di costruzione e sui luoghi tipici di una città medievale inglese.

Great War Trench game. C’è poco tempo a disposizione per raggiungere il colonnello Wats e i suoi uomini prima che partano per la missione: bisogna assolutamente consegnargli la mappa giusta.

The Home Front – World War 2 si compone di tre giochi diversi che si svolgono all’epoca della Seconda Guerra mondiale: Build a bomb Shelter, Go shopping in war-torn Britain e Help children escape from the bombing of the Blitz. Sono da notare la ricchezza e l’efficacia della presentazione delle questioni storiche, arricchite da documenti d’archivio e da una grafica gradevole.

Crime and punishment! è composto di quattro giochi separati dedicati al crimine, all’attività giudiziaria e alla pena dall’epoca medievale fino alla metà del Settecento. A ciascuno di essi si accede solamente rispondendo a domande specifiche sui temi del gioco, dopo aver letto i contenuti didattici (Case-studies) presenti nel menu di navigazione posto a destra.

Victorian Britain

  • The train invita i giovani utenti a far correre fino al mare un treno virtuale, ispirato ai primi treni a vapore. Il gioco, ispirato al celebre Trivial Pursuit, procede se si risponde correttamente a domande di carattere storico e di costume.
  • Victorian Crime invita gli utenti a «pattugliare le strade come un poliziotto, catturare i criminali e decidere della loro punizione». Si svolge alla metà del XIX secolo. Si tratta di un gioco interattivo che procede rispondendo a domande storiche e contiene alcuni documenti d’archivio originali riguardanti il crimine e la sua repressione nella storia.

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1.1.8.11      Berlinale – Berlin International Film Festival                                         EVENTI TEMPORANEI
                   http://www.berlinale.de/en/HomePage.html

Berlinale – Berlin International Film Festival homepage

Il Festival Internazionale del cinema di Berlino rappresenta un evento di grande partecipazione cosmopolita: ogni anno insieme al pubblico prendono parte alla proiezione dei 400 film in concorso più di 19.000 professionisti del mondo del cinema provenienti da 120 paesi e circa 4000 giornalisti accreditati.

Il sito web presenta sezioni dedicate sia alle informazioni e ai servizi utili per il grande pubblico (dalla presentazione del programma ai luoghi dove si svolge la manifestazione, alla vendita online di biglietti e merchandising), sia alle notizie e ai servizi specifici per i giornalisti, che vi trovano tutte le indicazioni utili per l’accreditamento e lo svolgimento delle loro attività, come fissare interviste e servizi fotografici.

Tra i servizi online si segnala My Berlinale, un’area personale accessibile tramite registrazione, dove gli utenti possono gestire un’agenda personalizzata in cui salvare gli appuntamenti, le informazioni e le rassegne stampa sui film in competizione.

La funzione Video Streaming consente a tutti i visitatori del sito di assistere in diretta ai momenti più significativi del concorso, come la premiazione e le conferenze stampa dei registi che hanno partecipato al festival. Tutti i filmati restano accessibili nell’archivio del sito.

Il sito web della Berlinale può essere consultato anche tramite una timeline che parte dal 1951, il primo anno del Festival, e attraverso un motore di ricerca tramite cui recuperare le informazioni sui film in competizione, sulle giurie, i comunicati stampa e le foto del festival.

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1.1.8.12      Ricerca Italiana                                                 RICERCA E SERVIZI DIDATTICI
                   http://www.ricercaitaliana.it

Ricerca Italiana homepage

Il portale nazionale Ricerca Italiana è realizzato dal consorzio interuniversitario CINECA e promosso dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, enti di ricerca e università.

Attraverso Ricerca Italiana, i cittadini possono entrare in contatto con il mondo della ricerca pubblica e privata nazionale, scientifica e non scientifica, sia quella con immediate applicazioni, sia quella di base.

Il principale obiettivo del portale, indirizzato sia a un pubblico generico che a particolari categorie di utenti (studenti, scuole e imprese), è quello di dare visibilità a progetti di ricerca grandi e piccoli e, soprattutto, a coloro che fanno ricerca nei laboratori propriamente detti e nei grandi laboratori naturali (Spazio, Terra e Mare), dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo.

Tra le funzioni di Ricerca Italiana vi è quella di fornire uno strumento di raccordo e di coordinamento delle attività della ricerca e di contribuire alla loro diffusione e conoscenza in ambito internazionale. I progetti sono infatti descritti nelle lingue italiana e inglese.

Il portale si rivolge anche al sistema delle imprese, favorendo l’incontro e lo scambio di conoscenze tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale attraverso strumenti che favoriscono il trasferimento tecnologico e attività di spin-off.

I principali attori coinvolti in Ricerca Italiana sono i ricercatori, che collaborano all’aggiornamento del portale attraverso l’invio di materiali e documentazione e la segnalazione di articoli scientifici pubblicati su riviste specialistiche nazionali e internazionali.

Il portale è gestito da una redazione interna che presenta le attività di ricerca e gli studi in un linguaggio semplice, proponendo percorsi, approfondimenti e interviste per stimolare e assistere l’utente nella navigazione e nella lettura.

Oltre all’apporto redazionale per l’identificazione dei temi maggiormente rilevanti all’interno dei progetti finanziati, sono state utilizzate tecniche di text mining, che permettono l’analisi automatica dei dati e un adeguato information retrieval. Il tema della ricerca è spesso di carattere multidisciplinare e una semplice lettura del suo titolo non consente, soprattutto al redattore non esperto, di fare emergere gli argomenti reali sottostanti e, soprattutto, di individuare i legami interdisciplinari. Per fare ciò l’intero testo viene analizzato grazie alle tecniche di text mining; in particolare, le tecniche di clustering (raggruppamento automatico) aiutano il redattore ad individuare i principali gruppi tematici.

L’informazione disponibile è automaticamente organizzata dal sistema in temi ed è così possibile individuare i temi più rilevanti in termini numerici e mettere in evidenza connessioni tra argomenti apparentemente distinti ma che utilizzano una terminologia comune.

Le attività di ricerca sono consultabili nel portale attraverso la classificazione ministeriale per discipline tecnico-scientifiche, per area geografica e, in alcuni casi, per programmi strategici. Inoltre è stato introdotto un riordinamento per classi brevettuali al fine di facilitare la ricerca di contenuti di interesse specifico delle aziende.

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1.1.8.13      UK-student.net                                            RICERCA E SERVIZI DIDATTICI
                   http://www.uk-student.net

UK-student.net homepage

UK Student è un portale britannico rivolto alla comunità degli studenti e dei docenti delle università, che presenta risorse didattiche online organizzate in una Academic Directory. La directory presenta la più grande raccolta di articoli scritti da studiosi britannici e non, utili agli studenti universitari nell’elaborazione di saggi e studi, che costituisce una preziosa banca dati per dare un valido contributo per evitare le insidie di plagio nell’ambito della ricerca.

Il dibattito sul plagio è infatti un argomento in primo piano nelle università e negli ambiti accademici.  Secondo un sondaggio del «Times», un terzo degli studenti universitari ammette di aver indebitamente copiato idee da libri o Internet, e uno su dieci ha dichiarato di aver cercato online il materiale per la ricerca10.

Gli articoli presentati nella Academic Directory sono inviati direttamente da studiosi di fama internazionale, con il pieno consenso dei titolari dei diritti. Gli studenti possono studiare e citare gli articoli nella propria tesi di laurea, certi dell’autenticità della fonte, piuttosto che optare per il tanto deprecato metodo del “taglia e incolla” di testi trovati su Internet e inseriti in un nuovo lavoro che viene presentato come saggio originale dello studente.

Una sezione è dedicata a linee guida e strumenti per lo stile della scrittura, per l’elaborazione di un compendio, di un saggio, di una tesi o di un curriculum. Gli utenti del portale possono inoltre commentare tutti gli articoli e condividerli grazie agli strumenti del social networking, accessibili tramite piccole icone poste in alto a destra, sotto il menu principale di navigazione.

La funzione del portale è rilevante anche per i docenti che possono conoscere le attività e i risultati delle ricerche dei loro stessi colleghi e avere a disposizione una qualificata fonte di riferimento che faccia risparmiare del tempo nell’attività didattica.

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1.1.8.14      Christ’s College Finchley, UK                                     RICERCA E SERVIZI DIDATTICI
                   http://ccflearning.com/school/

Christ’s College Finchley, UK homepage

Il Christ’s College Finchley è una scuola secondaria situata nella zona East Finchley di Londra e frequentata da circa mille studenti. Il sito web dell’istituto è stato concepito per fornire contenuti e servizi profilati ad hoc per studenti, professori e genitori degli allievi: sia il menu di navigazione principale che il riquadro centrale della home page consentono un accesso veloce a informazioni e notizie riguardanti diversi utenti o ambiti tematici (scuola, genitori, sport, insegnanti, varie).

Oltre alle informazioni generali sulle attività della scuola (storia, iscrizioni, direzione, contatti ecc.) e ai servizi tradizionali (newsletter, casella di posta istituzionale e motore di ricerca interno), il sito web del Christ’s College Finchley si distingue per alcuni servizi avanzati. In basso a destra il collegamento Links consente l’accesso a tre sezioni speciali del sito:

ePortal, accessibile come tutti gli altri servizi previa registrazione, contiene i risultati scolastici di ciascun alunno. School Blog conduce al blog ufficiale del college, un ambiente moderato dove vengono inseriti giornalmente messaggi e informazioni relative esclusivamente alla vita scolastica e alla formazione. Vi è inoltre uno spazio per le notizie tratte dalla BBC (fruibili anche come feed RSS) e un collegamento diretto ad iTunes per scaricare e ascoltare podcast didattici.

Il Virtual Learning Environment (VLE) è una piattaforma sviluppata per ottimizzare le possibilità di apprendimento attraverso un insieme di strumenti didattici online, utili anche per la valutazione e la comunicazione fra studenti e professori.

Nella colonna di sinistra sono elencate le discipline scolastiche: cliccando ed entrando in uno dei corsi si può accedere, solo però se registrati al sito, a materiale disciplinare e a informazioni sugli insegnanti, sul loro profilo e sui post da loro inseriti.

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1.1.8.15      American Memory of the Library of Congress                                    PORTALE CULTURALE
                   http://memory.loc.gov/ammem/index.html

American Memory of the Library of Congress homepage

Il progetto American Memory, curato dalla Library of Congress, nasce nel 1990 a seguito di un’imponente campagna di digitalizzazione del patrimonio librario e audiovisivo della biblioteca stessa, con lo scopo di costruire la “memoria nazionale” in formato digitale.

Grazie a questa esperienza pilota, American Memory si è imposto come il progetto più avanzato nell’ambito del National Digital Library Program sostenuto dalla Library of Congress, il cui obiettivo è quello di fornire un accesso libero e aperto alla consultazione online di tutto il patrimonio digitalizzato, proveniente dalle collezioni della biblioteca e di altre istituzioni pubbliche e private.

Come testimonianza dell’“esperienza americana”, il patrimonio digitale comprende documenti scritti e parlati, registrazioni sonore, fotografie, illustrazioni, stampe, filmati, mappe geografiche e spartiti musicali.

American Memory ha finalità spiccatamente educative e informative e si rivolge ad un pubblico composto principalmente da insegnanti, studenti, ricercatori e utenti non specializzati ma curiosi.

Per soddisfare le esigenze di tutti i target, American Memory propone varie modalità di consultazione delle risorse, a faccette:

  • per argomento
  • per collezione
  • per periodo storico
  • per luogo
  • per tipologia di oggetto digitalizzato
  • per data.

La consultazione per faccette è un modo efficace di guidare gli utenti nei contenuti del sito, la qual cosa consiste nell’esaminare le risorse attraverso raffinamenti progressivi, secondo un sistema di navigazione che ben si adatta ai parametri mentali dell’utente.

La sezione editoriale del sito, Collection Highlights, gestita da una redazione, propone a rotazione periodica l’accesso a due collezioni: l’obiettivo è promuovere collezioni e risorse altrimenti sommerse nel vasto patrimonio digitalizzato.

Proporre un canale di tipo editoriale per consultare le risorse costituisce una recente strategia di comunicazione user centred, specialmente nel caso di biblioteche digitali: la mole di informazioni è talmente elevata che un utente curioso, ma non abituato a usare la navigazione a faccette o intimorito dalla grande mole di risultati ottenuti con la ricerca semplice, potrebbe essere demotivato dal proseguire la navigazione. La dimensione narrativa all’interno di siti di biblioteche diventa una scelta di design –dell’interfaccia, dell’architettura e dei contenuti– per catturare i bisogni dell’utenza curiosa, ma non specializzata.

Se uno degli obiettivi principali del progetto American Memory è facilitare la scoperta e consultazione di tutto ciò che ha formato l’”esperienza americana”, è del tutto naturale che abbia affinato strumenti specifici per i docenti. La sezione Teachers offre un canale privilegiato di accesso alla consultazione delle risorse, selezionate e proposte secondo «il punto di vista dell’insegnante». A fronte di un patrimonio di più di sette milioni di documenti digitali, questa sezione fa emergere e propone materiali utili a lezioni, attività, trucchi del mestiere e giochi ad uso di maestri e professori.

I percorsi didattici, creati dagli stessi docenti su argomenti di storia civile e cultura americana, sono messi a disposizione della comunità. Le connessioni tra collezioni sono un’efficace sottosezione per aiutare gli insegnanti a stimolare lo spirito critico dei propri studenti, mettendo a confronto materiali digitalizzati.

Le aree Community e Professional development servono agli insegnanti per condividere e mettere a disposizione di tutti altri materiali, come le bibliografie tematiche, oppure scambiarsi informazioni via chat.

Ask a librarian è il consueto servizio online per aiutare gli utenti nella ricerca delle risorse bibliografiche. Tramite l’uso di maschere di interrogazione o conversazioni in chat è possibile ricevere assistenza in tempi rapidi.

Si segnala infine l’efficacissimo sistema di Help, raggiungibile sia dal menu di navigazione primaria sia all’interno della navigazione per faccette. Lo stile di comunicazione è chiaro ed efficace ed offre varie modalità di assistenza a seconda del tipo di esigenza o del contesto di navigazione: l’aiuto su come fruire i contenuti multimediali, su come navigare a faccette le risorse oppure il consueto sistema di FAQ.

La sezione Contact offre agli utenti l’opportunità di interagire con il personale della Library of Congress sia per richiedere informazioni sia per segnalare commenti o errori tecnici, tipografici o linguistici.

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1.1.8.16 TEL – The European Library                                                               PORTALE CULTURALE
                        http://www.theeuropeanlibrary.org

The European Library homepage

Il portale TEL permette la consultazione integrata di circa 150 milioni di documenti (notizie bibliografiche e documenti digitali) conservati presso 23 biblioteche nazionali europee, con lo scopo di valorizzarne il patrimonio conoscitivo, informativo e culturale. L’iniziativa promuove un accesso per tutti alle informazioni e la valorizzazione della diversità culturale europea.

La presentazione dei contenuti riflette i valori enunciati: tutte le soluzioni di ricerca tendono ad enfatizzare la natura cooperativa e “nazionale” del servizio, ed è possibile individuare agilmente quali sono le risorse messe a disposizione da ciascuna biblioteca, OPAC o collezione speciale. Il multilinguismo accentua la volontà unificatrice, nel rispetto dell’identità di ogni paese. L’home page invita intuitivamente alla ricerca semplice attraverso una maschera simile a quella di Google, con possibilità di raffinamenti secondo categorie documentarie molto specifiche: Default list of collections,  Maps & atlases, Cartography, Photographs, Posters and images, Portraits ecc.

La presentazione dei contenuti mira ad essere semplice e trasparente, attraverso un’interfaccia sobria e amichevole, una grafica essenziale e una dimensione generosa dei caratteri. Moltissimo spazio è dedicato alla sezione Organisation, che fornisce tutte le informazioni utili sull’iniziativa e permette l’interazione con gli utenti. Tale interazione è suggerita da una gamma di servizi, tra cui la guida per gli utenti che utilizzano il portale per la prima volta, delle FAQ molto dettagliate, informazioni tecniche sui browser e i sistemi operativi supportati, l’accesso al servizio di newsletter bimestrale, numeri arretrati compresi, un servizio media per comunicati e rassegne stampa.

Attraverso la registrazione, non obbligatoria, gli utenti possono salvare le proprie ricerche per proseguirle nelle future sessioni. La sezione Contact & Feedback è una pagina dedicata allo staff, con tanto di foto e profilo professionale, in modo che gli utenti sappiano direttamente chi contattare in caso di domande o precisazioni.

È chiaro che il portale si rivolge ad un pubblico ampio, cercando di rendere la ricerca chiara per qualsiasi categoria di utenti, anche attraverso un modesto uso della terminologia specialistica. Il servizio di registrazione e di newsletter, la guida per i neofiti, gli strumenti di aiuto disponibili in qualsiasi fase della ricerca sono soltanto alcuni degli elementi che mettono in evidenza quanto il portale punti sulla centralità dell’utente.

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1.1.8.17      Spain.Info                                                                    PORTALE DI TURISMO CULTURALE
                   http://www.spain.info

Spain.Info homepage

Un portale che ha realizzato con efficacia le funzioni legate al turismo culturale è Spain.info, il portale ufficiale del turismo in Spagna. Spain.info offre una ricca banca dati in sette lingue sui musei e sulle eccellenze turistiche spagnole, rintracciabili attraverso una maschera di ricerca semplice o avanzata, una mappa interattiva o menu tematici.

Le sezioni dedicate ai luoghi (¿Dónde quiere ir?) e alle cose da fare (¿Qué quiere hacer?) sono strutturate in modo che l’utente percepisca immediatamente la mission del portale (fornire un servizio turistico) e come soddisfare le proprie esigenze.

La maschera di ricerca semplice utilizzata dall’utente con le idee poco chiare è affiancata da altri menu che organizzano le risorse per area geografica, tipologia di viaggio, servizio di cui si necessita (spostamenti, alloggio ecc.).

Spain.info fornisce una serie di servizi aggiuntivi che fanno la differenza in termini di qualità: prenotazioni online di alberghi, ricerca di voli, affitto autovetture, guide, audioguide e cartine tematiche scaricabili, possibilità di tener traccia del proprio viaggio in un’agenda personale, previsioni meteo.

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10Don’t be a magpie, «The Sunday Times», 17 settembre 2006, <http://www.timesonline.co.uk/ tol/life_and_style/education/article630886.ece>.


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