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6 Diffondere contenuti culturali
Introduzione
In questa sezione viene esaminato il sesto obiettivo, per cui “Un
sito web di qualità devediffondere contenuti culturali”.
Quindi:
Rendere disponibili a tutti i cittadini, nel rispetto delle norme sull'IPR
e la privacy, le informazioni e i contenuti culturali, scientifici, giuridici,
amministrativi, finanziari di cui i musei sono produttori e detentori al
fine di favorire il passaggio a un'economia digitale basata sulla conoscenza
e sulla crescita culturale.
Commento
È evidentemente un obiettivo centrale per un sito web di un museo.
L'accesso e la valorizzazione dei contenuti e delle informazioni del settore
pubblico sviluppati nella Società dell'informazione e della conoscenza
costituiscono un valore civico e democratico, a cui si aggiunge una rilevante
valenza economica e occupazionale. È importante che vengano considerati
e sviluppati quegli aspetti per ottimizzare il valore delle informazioni
in possesso del museo attraverso l'istituzione di regole minime comuni
a tutti i paesi dell'Unione Europea.
Criteri
Nel caso del museo, elementi che contribuiscono a diffondere contenuti
culturali sono:
- Fornire informazione per la conoscenza di base del museo.
Si tratta del necessario approccio di carattere generale, ma
esteso a ogni parte significativa dell’istituzione. Una sorta
di “scheda
anagrafica” che dovrebbe comprendere almeno i dati indispensabili
per rappresentarne l’identità: localizzazione, storia
della formazione, descrizione dei contenuti organizzati per settori,
collezioni ecc., segnalazione delle attività permanenti e temporanee
(cfr. Obiettivo n. 2), segnalazione dei servizi al pubblico attivi
(cfr. Obiettivo n. 11). Questa parte costituirà la base per
l’architettura generale dell’AWCP. La sua completezza,
in senso estensivo, è elemento di qualità dell’applicazione.
- Fornire informazione e documentazione avanzate per l’attività formativa
e didattica e per il supporto al turismo culturale.
I campi applicativi di questo livello sono molto vasti e diversificati prevedendo
approfondimenti tematici e critici, ma anche elaborazioni avanzate virtuali.
Nel caso dei musei significa mettere a disposizione banche di dati selezionate,
nel rispetto dell’IPR, ma anche realizzare applicazioni specializzate per
la formazione e la didattica museale. Per quanto riguarda le elaborazioni virtuali,
se i tentativi di replicare il museo attraverso percorsi virtuali non paiono
l’obiettivo da perseguire, anche in considerazione degli elevati costi,
lo strumento telematico, nella sua veste virtuale, può essere più proficuamente
utilizzato sia per progetti specifici di divulgazione, sia soprattutto per applicazioni
particolari che possano garantire l’accesso alla visita al museo il più ampio
possibile anche ai portatori di handicap. In ogni caso, per eventuali elaborazioni
virtuali di oggetti o complessi giunti a noi incompleti (si pensi ai reperti
archeologici, ma anche a settori propri dei musei scientifici) è requisito
di qualità fondamentale per l’applicazione Web rendere espliciti
i diversi livelli delle ricostruzioni: a) livello accertato sulla base della
documentazione disponibile; b) livello congetturale presentato sulla base di
indizi e/o confronti con altri casi accertati; c) livello non accertato su base
documentaria e critica, cioè libera elaborazione.
- disponibili banche di dati complesse per la formazione
e la ricerca scientifiche.
Il museo non solo luogo di conservazione della memoria e di educazione
al sapere, ma anche (forse innanzi tutto) il museo come centro
di ricerca, come polo attivo nella comunità scientifica e universitaria.
In questo ambito, l’applicazione Web può avere un ruolo
centrale, quello di thesaurus del contenuto del museo, degli infiniti
possibili legami che ogni oggetto conservato può virtualmente
istituire con altri ambiti culturali. Compito dei produttori di Web
culturali è certamente quello di organizzare e rendere interoperative
le banche di dati esistenti, apprestando programmi organici di digitalizzazione
dei contenuti culturali. Nel caso dei musei, inoltre, la disponibilità on-line
(fatti salvi il rispetto dei diritti) per lo meno degli inventari
degli archivi storici, fotografici, dei disegni ecc. costituisce un
utile servizio verso l’esterno, ma anche nello svolgimento interno
del lavoro.
Test pratici
- Sono stati predisposti in forma sintetica i dati generali relativi a localizzazione,
storia della formazione, descrizione dei contenuti organizzati per settori,
collezioni ecc., segnalazione delle attività permanenti e temporanee,
segnalazione dei servizi al pubblico attivi?
- Sono state predisposte informazioni e documentazioni avanzate per l’attività formativa
e didattica e per il supporto al turismo culturale?
- Sono presenti informazioni e contenuti per avvantaggiare gli utenti
disabili alla visita del museo?
- Sono presenti elaborazioni virtuali di oggetti o complessi architettonici
o archeologici giunti a noi incompleti?
- Se si, sono resi espliciti i diversi livelli delle ricostruzioni?
- Sono disponibili banche di dati complesse per la formazione e
la ricerca scientifiche?
- Sono rispettati i diritti d’autore e le norme di tutela
dei dati pubblicati?
- Sono state adottate delle strategie per l’interoperabilità dei
dati?
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