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Catalogo dei Pattern
a cura di Mario Didomenicantonio
1 Far percepire i contenuti
1.1 Struttura del sito
1.2 Aggregare informazioni rilevanti
1.3 Nome significativo
1.4 Struttura della pagina
1.5 Home page
1.6 Home page secondaria
1.7 Selettore di lingua
1.8 Mappa del sito
1.9 Novità
1.10 Chi siamo
1.11 Modalità d’uso
2 Presentare i contenuti
2.1 Facilitare la lettura
2.2 Informazione ridondante
2.3 Geometria variabile
2.4 Paginazione
2.5 Versione stampabile
3 Far navigare il sito
3.1 Punti di riferimento ben definiti
3.2 Sistemi di navigazione
3.3 Navigazione principale
3.4 Navigazione secondaria
3.5 Navigazione contestuale
3.6 Metanavigazione
3.7 Briciole di pane
3.8 Segnalibri affidabili
4 Far effettuare ricerche
4.1 Pagina di ricerca
4.2 Ricerca semplice
4.3 Ricerca avanzata
4.4 Risposte a domande frequenti (FAQ)
5 Interagire con gli utenti
5.1 Form
5.2 Comunicare l’esito
5.3 Login
5.4 Registrazione
5.5 Newsletter
Struttura del sito
Contesto: il sito contiene una grande quantità
di informazioni di natura diversa (notizie, documenti, elementi multimediali
ecc.). Normalmente non è possibile presentare tutta l’informazione
in un’unica pagina e nemmeno presentare in un’unica pagina
i collegamenti a tutte le informazioni presenti.
Condizioni: l’utente deve riconoscere l’identità
del fornitore delle informazioni; deve conoscere rapidamente il contenuto
generale, per poter poi eventualmente accedere ai particolari; deve disporre
di contenuti di buona qualità; non vuole perdersi …
Problema: come si può organizzare il contenuto
del sito in modo che l’utente ne abbia consapevolezza e possa esplorarlo
liberamente, senza dover seguire percorsi obbligati ovvero senza vincoli
eccessivi alle proprie scelte?
Soluzione: raggruppare i contenuti in aree che contengono
informazioni concettualmente omogenee tra loro.
Si tratta di Aggregare informazioni rilevanti
in base a due criteri principali:
- le informazioni aggregate siano concettualmente omogenee tra loro,
- la descrizione del contenuto vada dal generale a particolare.
Si sviluppano aree, sezioni e sottosezioni nelle quali i contenuti si
arricchiscono man mano di un crescente dettaglio di informazione. Il criterio
della omogeneità del raggruppamento dovrebbe rispecchiare il punto
di vista dell’utente, non quello del progettista. L’ordine
gerarchico delle informazioni costituisce un aiuto fondamentale alla chiarezza
e alla fruibilità del sito. Si costruisce, quindi, una struttura
gerarchica al cui vertice c’è l’Home
page, che ha la funzione di presentare l’identità del
sito ed i suoi contenuti. All’interno della struttura gerarchica
vanno inseriti dei Punti di riferimento ben definiti
in modo che i Sistemi di navigazione possano aiutare
l’utente ad attraversare la struttura stessa anche in modo trasversale:
in “larghezza” e non solo in “profondità”.
La natura ipertestuale del Web consente all’utente di costruirsi
una sua organizzazione concettuale dei contenuti che può anche
essere diversa da quella proposta dal progettista.
La Struttura del sito permette, infine, di costruire
una Struttura della pagina efficace ed efficiente.
Annotazioni: l’organizzazione dell’informazione
di un sito è il lavoro più complesso e delicato di tutta
la progettazione. Nei siti pubblici si nota spesso la tendenza a organizzare
i contenuti secondo la struttura organizzativa dell’Amministrazione
con le sue Direzioni Generali, Dipartimenti, Uffici e ad utilizzare il
linguaggio di chi è addetto alla gestione della cosa pubblica.
Si dà per scontato che il cittadino utente sia a conoscenza di
tutto ciò. Spesso non è così. Inoltre, un argomento
può essere di competenza di diverse strutture organizzative all’interno
di una Amministrazione: sul sito, invece, bisogna fare in modo che l’utente
abbia la possibilità di esaminare l’argomento in maniera
completa ed esaustiva, secondo il modello concettuale che egli se ne è
fatto.
Pattern correlati: questo Pattern sottende in pratica
tutti gli altri essendo quello che definisce la struttura del sito.
Esempi: Tutti i siti Web che funzionano bene.
Aggregare informazioni rilevanti
Contesto: il Web è uno strumento di comunicazione
con caratteristiche diverse da quelle della carta stampata, della televisione,
della radio.
Condizioni: sullo schermo di un PC l’utente vede
molto meno testo di quanto ne possa essere mostrato sulle pagine di un
libro o in quelle di un giornale. La natura ipertestuale del Web permette
all’utente di fruire dell’informazione in modo non sequenziale,
come invece è caratteristico di televisione e radio.
Problema: come adeguare i contenuti alle caratteristiche
tipiche del Web e alle modalità con cui gli utenti utilizzano i
siti?
Soluzione: organizzare i contenuti in modo tale che siano
chiaramente percettibili le informazioni principali da quelle secondarie
o di supporto.
Questa operazione è fondamentale per:
- decidere la gerarchia delle informazioni necessaria a impostare la
Struttura del sito e la Struttura
della pagina;
- costruire il testo in modo che le informazioni rilevanti si trovino
all’inizio, immediatamente visibili. Il principio è quello
della “piramide rovesciata” in base al quale si parte dalle
conclusioni per poi spiegare i motivi.
- realizzare Moduli (Form) efficienti ed efficaci.
La differenziazione dei contenuti può ottenersi anche con il rilievo
grafico che si dà agli uni e agli altri.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Nome significativo
Contesto: in un sito Web ci sono elementi come il titolo
di una pagina (page title), il testo di un collegamento, il titolo del
testo di un documento che hanno una grande importanza. Questi elementi
sono infatti utilizzati, oltre che per gli scopi propri, anche per navigare
il sito, per far percepire i contenuti e per facilitare la lettura delle
pagine.
Condizioni: gli utenti costituiscono un pubblico ampio
e indifferenziato; non tutti sono in grado di comprendere il significato
di termini specialistici, di termini propri del gergo professionale o
di parole di uso non comune.
Problema: come descrivere gli elementi importanti in
modo comprensibile alla maggioranza degli utenti?
Soluzione: utilizzare parole di uso quotidiano (plain
language) e brevi frasi che descrivono cose reali prima che concetti.
Si tratta di elaborare piccoli testi (40-60 caratteri) che vanno considerati
come veri e propri contenuti (microcontenuti) e che sono utili all’utente
per farsi una idea veloce e precisa di ciò che sta consultando.
Quindi debbono essere pensati come un vero concentrato di contenuto. In
particolare, è necessario:
- dare un titolo significativo e pertinente alla pagina (page title).
Esso deve essere specifico e riferirsi al contenuto della pagina corrente
e quindi si dovrebbe indicare prima il particolare (la pagina specifica)
e poi il generale (il nome del sito). Il titolo della pagina aiuta l’utente
nella navigazione perché viene indicato dal browser nell’elenco
delle pagine visitate (Bottone Indietro);
- utilizzare il più possibile metafore della vita per descrivere
gli elementi dei Sistemi di navigazione. Un
collegamento del tipo “Pagare le tasse” è probabilmente
più significativo di “Ufficio Tributi”;
- utilizzare l’Informazione ridondante
per chiarire meglio la destinazione di un collegamento, anche quando
è interno al testo;
- dare titoli significativi al testo di un documento perché
essi sono il primo livello di lettura incontrato dall’utente. Essi
devono costituire un riassunto brevissimo dell’intero contenuto.
Il Web ha ormai elaborato una sua forma di scrittura che è diversa
da quella utilizzata nei libri e nei giornali, perché sul Web si
legge in maniera diversa.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Struttura della pagina
Contesto: la pagina è il modo più comune
di presentazione dell’informazione contenuta in un sito. Spesso
è l’unico modo possibile. Ma, oltre a contenere l’informazione,
la pagina deve contenere gli strumenti attraverso i quali l’utente
interagisce con il sito: barra di navigazione, collegamenti ad altre informazioni,
strumenti di utilità ecc.
Condizioni: l’utente deve poter facilmente accedere
alle diverse zone della pagina, il contenuto di una zona deve essere in
relazione con quello di un’altra (ad esempio: l’utente vuole
avere chiara la relazione tra il contenuto informativo della attuale pagina
e il percorso con il quale è arrivato alla pagina stessa).
Problema: come si può organizzare la pagina in
modo che l’utente abbia la percezione chiara della differenza tra
contenuto informativo vero e proprio e le informazioni di servizio, comprendendo
in queste ultime gli elementi di riconoscimento del sito, gli strumenti
di navigazione, la pubblicità ecc.?
Soluzione: organizzare tutte le pagine del sito allo
stesso modo, con zone ben definite che non si sovrappongano fisicamente
né logicamente le une alle altre.
Un modello di Struttura di pagina molto utilizzato è quello che
prevede tre zone distinte:
- l’ Intestazione che contiene tutti gli elementi distintivi dell’identità
del sito (logo, denominazione ecc.) e in genere è posizionata
in alto, a partire da sinistra. In essa sono talvolta inseriti elementi
di servizio quali la . Quando si
utilizzano immagini per la realizzazione dell’intestazione, queste
devono essere corredate di adeguata descrizione testuale. Bisogna utilizzare
le immagini solo quando è strettamente necessario perché
le immagini mal si adattano alla Geometria variabile
con la quale una pagina deve essere realizzata.
- Il corpo della pagina contiene l’informazione vera e propria.
Al suo interno, peraltro, possono esserci anche informazioni di servizio
del tipo Briciole di pane, indici (Navigazione
secondaria), Navigazione contestuale. In
pratica, anche il corpo può essere considerato come un’area
che può a sua volta essere suddivisa ulteriormente.
- La barra di navigazione (Navigazione principale),
infine, contiene i collegamenti immediati alla pagina di ingresso (Punti
di riferimento ben definiti) di ciascuna delle altre sezioni in
cui il sito è strutturato.
Per quanto riguarda l’aspetto grafico che una pagina dovrebbe avere
si consideri che:
- la pagina dovrebbe essere realizzata con Geometria
variabile per far fronte all’esigenza dell’utente di
modificare a piacimento le dimensioni della finestra del browser e quelle
dei caratteri del testo;
- la sequenza reale delle zone dovrebbe essere:
Intestazione -> Corpo -> Barra di Navigazione
indipendentemente da come queste si presentano visivamente sullo schermo.
Ciò è utile per tutti gli utenti che utilizzano browser
testuali o con sintesi vocale. Ci sono diverse tecniche per realizzare
questa soluzione;
- deve essere previsto un sistema di navigazione interno alla pagina
che consenta di passare da una zona all’altra agli utenti che non
dispongono di browser grafici;
- le zone devono essere graficamente ben distinte. Un opportuno
uso dei colori di sfondo facilita la loro individuazione.
Le uniche eccezioni a questa omogeneità di presentazione delle
pagine (coerenza) possono essere i Punti di riferimento
ben definiti che svolgono una funzione particolare.
La Home page del sito vive, in certo senso, di vita
propria rispetto alle altre pagine e perciò può presentare
una struttura diversa, assolvendo spesso alla funzione di presentazione
del sito (una sorta di vetrina di tutto il sito).
Una Home page secondaria può avere un contenuto
essenzialmente di servizio: descrizione dei contenuti informativi dell’area,
indice delle sezioni sottostanti, Risposte a domande frequenti
(FAQ) relative agli argomenti trattati, indicazioni per contattare
i referenti ecc.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Home page
Contesto: ogni sito Web ha una Home page.
Essa rappresenta normalmente il principale punto di accesso al sito ed
è anche la pagina più frequentata del sito.
Condizioni: gli utenti devono essere messi in condizione
di comprendere se sono capitati nel posto giusto; devono avere una immediata
idea dei contenuti e di come questi sono organizzati nel sito; devono
avere a disposizione gli strumenti per navigare.
Problema: come realizzare una Home page
dalla quale l’utente possa comprendere l’identità del
sito, i suoi contenuti e trovare rapidamente ciò che lo interessa?
Soluzione: creare una Home page che
presenti il sito agli utenti e che li guidi rapidamente ai contenuti.
La Home page è la pagina più importante
del sito. Essa deve assolvere a diversi compiti:
- dare certezza sulla identità del sito. L’utente che intenzionalmente
cerca il sito deve avere la certezza di essere capitato nel posto giusto;
l’utente che vi capita per caso deve avere subito chiaro chi c’è
dietro il sito e quali sono i contenuti che vi può trovare. L’identità
può essere manifestata in vari modi: con un buon logo, con un
collegamento ben visibile ad una pagina in cui si descrive l’Organizzazione
responsabile dei contenuti (Chi siamo);
- far percepire i contenuti del sito. L’utente non trova, in genere,
nella Home page ciò che cerca. Va guidato
e quindi la Navigazione principale deve essere
bene in vista. Un altro importante elemento da presentare in evidenza
è la Metanavigazione perché offre
funzionalità come la Ricerca, la Mappa del sito
che possono essere immediatamente utili;
- stabilire un contatto interattivo con l’utente. Sempre di più
nel Web l’utente chiede la interazione diretta con l’Organizzazione
che c’è dietro il sito. In Home page
va dedicato uno spazio chiaro ed evidente per tutte le funzioni interattive
previste (Login, Newsletter…);
- comunicare le novità. La Home page è
il posto giusto per annunciare tutte le novità del sito: nuovi
documenti, iniziative ecc. Deve essere predisposto uno spazio dedicato
alle Novità.
Spesso le Home page vengono riempite con troppa informazione
nella errata convinzione che “essere in Home” significa essere
visti. L’esperienza mostra che non è così: troppa
informazione significa confusione e l’utente finisce per non vedere
quello che gli serve.
La Home page è una pagina particolare e perciò
la sua Struttura di pagina può essere diversa da quella delle
altre pagine del sito. Ma la consistenza generale deve rimanere e, quindi,
alcuni elementi quali l’Intestazione, la Metanavigazione
e la Navigazione principale devono avere lo
stesso formato e la stessa posizione che hanno nelle altre pagine.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Home page secondaria
Contesto: la struttura gerarchica di un sito può
essere costituita da un numero elevato di livelli. Ciascun livello a sua
volta può a sua volta contenere numerose sezioni. Non sempre è
possibile limitare questa complessità.
Condizioni: l’utente non vuole perdersi; non deve
essere costretto a ricordare le ramificazioni della struttura; deve poter
fare affidamento su percorsi certi e ben definiti.
Problema: come offrire all’utente descrizioni della
struttura che gli consentano di crearsi un modello concettuale del sito?
Soluzione: realizzare delle pagine descrittive dei contenuti
della sezione.
Si tratta di vere e proprie home page di sezione che, come la Home
page del sito, hanno la funzione di far percepire all’utente
i contenuti della sezione, comprese le Novità
riguardanti la sezione stessa. Il corpo (Struttura
della pagina) di una Home page secondaria dovrebbe
contenere la lista delle sezioni sottostanti, con relativo collegamento.
Ciascun elemento della lista dovrebbe essere corredato di una breve descrizione
dei suoi contenuti. La lista può essere anche l’elenco ordinato
dei documenti contenuti nella sezione. Se l’elenco fosse molto lungo,
allora nella Home page secondaria si può
predisporre un Modulo per consentire la ricerca dei documenti della sezione.
In questo caso si deve avvertire l’utente che la Ricerca verrà
effettuata solo sui documenti appartenenti alla sezione e non su tutto
il sito.
Questa particolare organizzazione della Home page secondaria,
unita alle Briciole di pane, permette di offrire
all’utente un buon sistema di Navigazione secondaria
per esplorare i contenuti di un sito complesso.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Selettore di lingua
Contesto: le pagine del sito sono scritte in diverse
lingue.
Condizioni: —
Problema: l’utente deve poter scegliere una delle
lingue disponibili.
Soluzione: offrire la scelta utilizzando il termine proprio
della lingua.
Se, ad esempio, un sito è scritto in italiano e ne esiste una versione
in lingua inglese il selettore deve essere “English”, non
“Inglese” I Selettori di lingua vanno posizionati in modo
evidente nella Intestazione della Struttura di pagina. Se la versione
in lingua diversa da quella principale riguarda solo alcune pagine del
sito allora il Selettore di lingua va inserito
solo in queste pagine e l’utente va avvertito (con il link title,
ad esempio) qualora un collegamento porti ad una pagina scritta in lingua
diversa.
Non utilizzare le icone con i simboli delle bandiere per indicare il selettore:
le bandiere rappresentano paesi, non lingue!
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Mappa del sito
Contesto: l’informazione contenuta nel sito è
organizzata in una struttura gerarchica, costituita da aree e sezioni
che sono collegate tra loro secondo criteri scelti dai progettisti. I
nomi di sezioni ed aree non sono necessariamente autoesplicativi dei loro
contenuti.
Condizioni: l’utente vuole conoscere la struttura
del sito che sta navigando, per poter rapidamente decidere dove andare
a reperire l’informazione che lo interessa.
Problema: come è possibile aiutare l’utente
a navigare nel sito senza perdere l’orientamento?
Soluzione: fornire una mappa del sito.
La Mappa del sito dovrebbe essere sempre rapidamente
raggiungibile: per questo è opportuno che possa essere consultata
in ogni pagina e va inserita nella Metanavigazione.
Annotazioni: Quando un sito ha una organizzazione complessa
della informazione, cioè aree che sottendono molte sezioni le quali
a loro volta sottendono sottoaree o numerosi documenti, la Mappa
del sito può diventare a sua volta una pagina complicata da
leggere. Si nota la tendenza, in questi casi, a rappresentarla mediante
una immagine nella quale fanno bella mostra di sé directory e sotto
directory nelle quali il sito è organizzato. Si introduce, così,
un ostacolo grave alla accessibilità e tra l’altro proprio
in un elemento come la Mappa del sito che ha la funzione
di aiuto alla navigazione. È fondamentale realizzare la Mappa
del sito mediante liste in modo da indicare la gerarchia della struttura.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Novità
Contesto: un sito è una entità in continuo
divenire e può avere la necessità di comunicare le nuove
informazioni inserite, siano esse documenti, comunicati stampa, annunci
di eventi ecc. In molti casi ciò è addirittura indispensabile:
si pensi alla pubblicazione di leggi, di regolamenti, di circolari esplicative
ecc.
Condizioni: l’utente vuole essere portato a conoscenza
delle novità del sito, senza dover navigare l’intero sito
per trovarle.
Problema: come “avvisare” l’utente
delle novità presenti?
Soluzione: definire nella Home page
una zona espressamente dedicata alle novità.
Deve essere indicata la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento
effettuato. La lista delle novità deve essere ordinata per data
con l’elemento più recente in cima. Ogni elemento deve essere
caratterizzato dalla data di pubblicazione e da una breve descrizione
del documento pubblicato. Gli elementi della lista devono rimanervi per
un certo tempo in funzione della importanza e del contenuto del documento.
In genere, non oltre un mese dalla pubblicazione. Se in questo lasso di
tempo, peraltro, giungessero altre novità esse andrebbero a sostituire
gli elementi “più vecchi”. Mai lasciare, comunque,
annunci di eventi quando l’evento stesso si è ormai verificato!
La zona delle novità deve essere bene in vista nella Home
page. Una soluzione del tutto simile dovrebbe essere attuata anche
nelle Home page secondarie, con l’ovvia considerazione che le novità
qui presentate sono soltanto quelle relative alla sezione stessa.
Annotazioni: si osserva ormai con frequenza che l’area
per le novità è realizzata mediante strumenti di programmazione
(applet e script) che presentano una sorta di finestra nella quale un
certo numero di notizie scorre incessantemente. Questo modo di realizzare
l’area novità semplicemente la rende invisibile a tutti gli
utenti che hanno il browser che non supporta applet e script, che usano
gli screen reader, che usano magnificatori, che non usano il mouse. In
sostanza, è il modo migliore per rendere l’area novità
inaccessibile.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Chi siamo
Contesto: è importante che sia ben chiara l’identità
del produttore della informazione contenuta in un sito Web. Quando, poi,
il produttore è anche un Soggetto culturale allora diventa fondamentale
dichiarare identità, missione e scopi del sito.
Condizioni: l’utente deve essere messo in condizione
di riconoscere rapidamente l’identità del Soggetto culturale
produttore delle informazioni; deve avere ben chiari missione e scopi
della presenza del Soggetto pubblico sul Web.
Problema: come comunicare agli utenti la identità
del Soggetto culturale?
Soluzione: prevedere delle pagine di presentazione raggiungibili
da un elemento della Navigazione principale.
Nelle pagine di presentazione dovrebbe essere ben descritta la identità
di un Soggetto culturale con informazioni riguardanti:
- la storia del Soggetto culturale;
- le sue finalità istituzionali;
- il contenuto culturale e scientifico da lui prodotto, conservato,
tutelato e diffuso;
- la sua struttura organizzativa;
- la sede ed Il luogo in cui esso opera.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Modalità d’uso
Contesto: il sito contiene materiale sottoposto a copyright.
Possono essere richieste all’utente informazioni personali sensibili
e protette dalle norme sulla privacy.
Condizioni: gli utenti devono conoscere le condizioni
d’uso dei documenti presenti nel sito; devono conoscere le politiche
di privacy e sicurezza attuate; devono conoscere le politiche attuate
in merito alla accessibilità dei contenuti.
Problema: come comunicare all’utente le condizioni
d’uso del sito?
Soluzione: inserire alla fine di ogni pagina collegamenti
a pagine che descrivono le condizioni d’uso.
Si possono presentare questi collegamenti in forma di barra orizzontale
del tipo:
Condizioni d’uso | Copyright | Privacy | Accessibilità
Le pagine descrittive dovrebbero essere realizzate con linguaggio chiaro
e semplice, evitando l’uso di termini tecnici o gergali e dovrebbero
offrire all’utente la possibilità di esprimersi direttamente
su quanto indicato.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Facilitare la lettura
Contesto: deve essere presentata molta informazione in
formato tabellare (righe e colonne), come ad esempio nelle risposte ad
una Ricerca o per la presentazione di record di base di dati.
Condizioni: la tabella può essere complessa ed
avere molte colonne oppure avere righe con molto testo ed essere perciò
di difficile lettura.
Problema: gli utenti devono poter leggere facilmente
la tabella per cercare l’informazione che desiderano.
Soluzione: alternare i colori di sfondo delle righe.
Usare due colori di tonalità lieve, di poco differenti l’uno
dall’altro. L’effetto può essere rafforzato introducendo
una linea orizzontale di colore scuro tra le righe della tabella.
Annotazioni: l’alternanza dei colori e la eventuale
linea orizzontale eliminano la necessità di disegnare I bordi delle
tabelle che sullo schermo rendono sempre difficile la lettura.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Informazione ridondante
Contesto: l’informazione contenuta in un sito è
per sua natura ipertestuale: un documento può rinviare ad altri
documenti che si trovano nello stesso sito o in altri siti. Diversamente
da un documento cartaceo, che presenta le citazioni ed i riferimenti bibliografici
in esso contenuti in genere raggruppati in una apposita sezione finale
(o nelle note in calce), in un documento Web questi elementi di riferimento
sono inseriti nel testo stesso mediante i collegamenti ipertestuali.
Condizioni: l’utente può voler valutare
da sé la utilità del collegamento ipertestuale che incontra
nella lettura del documento ai fini della comprensione dello stesso, l’utente
deve essere avvertito quando un collegamento si apre in una finestra diversa
da quella corrente, deve essere avvertito quando un collegamento lo porta
in un sito diverso da quello attuale.
Problema: come informare l’utente sui contenuti
e sulla destinazione del collegamento che gli viene proposto?
Soluzione: mostrare una breve descrizione degli scopi
del collegamento e della sua destinazione.
L’informazione supplementare fornita è ridondante perché
(si suppone…) il contesto dovrebbe chiarire lo scopo del collegamento
proposto. L’informazione supplementare appare in forma di piccola
finestra che appare al passaggio del mouse sul collegamento (link title).
Bisogna non esagerare nella lunghezza del “messaggio” inserito
onde non disturbare la lettura del documento: sovente è sufficiente
una frase.
Annotazioni: è fondamentale avvertire l’utente
della apertura o meno del collegamento in una nuova finestra e, soprattutto,
quando il collegamento è ad un documento che si trova in un altro
sito. Egli infatti troverà, normalmente, un ambiente diverso da
quello attuale e potrebbe trovarsi spaesato.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Geometria variabile
Contesto: la presentazione di una pagina Web è
molto importante: le dimensioni della pagina e i rapporti che esistono
tra le superfici delle varie zone in cui la pagina è organizzata
non sono casuali. Essi sono funzione dei contenuti.
Condizioni: l’utente può volere una ampiezza
della finestra del browser sul monitor del PC diversa da quella stabilita
dal progettista; può volere una dimensione dei caratteri del testo
diversa da quella prestabilita.
Problema: gli utenti devono poter visualizzare la pagina
ed il suo contenuto in modo gradevole indipendentemente dalle dimensioni
della finestra del browser e da quelle dei caratteri del testo.
Soluzione: costruire pagine a Geometria
variabile, che si adattino facilmente alle dimensioni della finestra
e dei caratteri scelte dall’utente.
Questa tecnica è nota anche come liquid layout. In breve, consiste
nell’utilizzare:
- unità di misura proporzionali e non assolute nel definire
la larghezza degli elementi di una pagina;
- unità di misura proporzionali e non assolute nel definire
le dimensioni dei caratteri utilizzati del testo.
Annotazioni: si trovano ancora sul Web diciture del
tipo “Ottimizzato per una risoluzione 800x600” e simili. Queste
situazioni soddisfano, forse, le esigenze del grafico, certamente non
quelle dell’utente che si vede imposta una specifica che non può
o non vuole rispettare. In realtà, va presa coscienza da parte
dei grafici Web che non è possibile fare previsioni sulle modalità
con le quali l’utente visualizza le pagine del sito e che imporre
condizioni significa allentarlo dal sito. In certe circostanze, l’utente
preferisce un certo degrado della grafica di presentazione piuttosto che
avere dei vincoli non graditi.
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Esempi: —
Paginazione
Contesto: una pagina può contenere gran quantità
di informazione. Può essere il risultato di una ricerca costituito
da un elenco di molti elementi oppure può essere un documento molto
lungo.
Condizioni: l’utente deve avere una idea della
quantità di informazione che è a sua disposizione in quel
momento, ma nello stesso tempo deve poterne fruire in modo adeguato.
Problema: come è possibile presentare grandi quantità
di informazione in maniera gradevole e fruibile per l’utente?
Soluzione: suddividere in pagine l’informazione
da presentare e indicare sia il numero complessivo delle pagine che la
posizione della pagina corrente all’interno dell’insieme ottenuto.
Queste indicazioni vanno inserite all’inizio e alla fine della pagina
e sono del tipo:
pagina 4 di 5 < precedente 1 2 3 4 5 successiva >
A sinistra appare la ordinalità della pagina corrente, mentre a
destra appare una mini barra di navigazione con in grassetto l’ordinale
relativo alla pagina corrente e gli altri elementi sono collegamenti attivi.
Il criterio con cui paginare non è unico, né si possono
dare indicazioni precise sul come effettuarlo. Se per il risultato di
una ricerca derivante da una Ricerca semplice o
da una Ricerca avanzata è possibile indicare
in 10 per pagina il numero di elementi trovati, per la paginazione di
un lungo documento non è possibile dare indicazioni quantitative
altrettanto precise.
Infatti, sebbene sia possibile definire il numero massimo di righe di
cui è composta una pagina e quindi far si che un programma esegua
“automaticamente” la paginazione, può nascere il problema
di dare un senso logico alla stessa. Solo una analisi del testo del documento
può suggerire quale sia la soluzione migliore (automatismo o manualità)
caso per caso.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Versione stampabile
Contesto: sebbene il Web sia uno strumento pensato per
la consultazione on-line delle informazioni, é spesso ritenuto
utile consultare off-line il documento o la pagina trovati nel sito, vuoi
per la lunghezza del testo, vuoi per la volontà di una attenta
lettura dello stesso. Perciò si ricorre alla stampa della pagina.
Condizioni: l’utente vuole una stampa del testo
ripulita dalle barre di navigazione e da tutti gli altri elementi non
attinenti; l’utente vuole che la stampa avvenga in maniera corretta
sul formato previsto dalla sua stampante;
Problema: come fornire una stampa corretta del contenuto
della pagina o del documento?
Soluzione: prevedere una versione ad hoc del documento
per la stampa ed inserire all’inizio ed alla fine della pagina un
collegamento del tipo versione stampabile.
La versione stampabile è in realtà una nuova pagina unica
con un layout che normalmente contiene solo l’intestazione, il testo
e diciture del tipo “Stampato il …. Dal sito ……
Pagina n di p” ed ha caratteristiche di dimensioni e di font tali
da adattarsi facilmente al formato previsto dalla stampante. Ciò
si ottiene costruendo la pagina a Geometria variabile.
Se la pagina corrente è una parte di un documento (Paginazione),
allora la versione stampabile è riferita all’intero documento.
L’utente ottiene la stampa in due passaggi: prima attiva il collegamento
versione stampabile e poi attiva il comando di stampa proprio del suo
browser. In altre parole, la versione stampabile del documento non deve
essere ottenuta mediante elementi di programmazione (script o applet)
che agiscano direttamente sulla stampante locale. In questo modo, tra
l’altro, si lascia all’utente il controllo totale della situazione:
egli può anche rinunciare alla stampa senza che ciò pregiudichi
la sua possibilità di riprendere la navigazione del sito.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Punti di riferimento ben definiti
Contesto: il sito è organizzato in una struttura
gerarchica che può avere un notevole numero di livelli. Inoltre,
l’informazione in esso contenuta può riguardare molti argomenti
che non sempre è possibile correlare tra loro in modo semplice.
Condizioni: un sito complesso può disorientare
l’utente che vi accede la prima volta, soprattutto quando arriva
su una pagina seguendo un collegamento da un altro sito; se il sito è
complesso, gli strumenti di navigazione presenti possono dare troppa informazione
oppure informazione molto specialistica per essere immediatamente utile;
gli utenti che hanno familiarità con il sito vogliono comunque
non dover percorrere alberi gerarchici troppo lunghi per spostarsi all’interno
del sito.
Problema: come si può indicare all’utente
da dove cominciare la navigazione del sito?
Soluzione: fornire dei punti di riferimento ben definiti,
raggiungibili immediatamente da qualunque pagina.
Il più evidente punto di riferimento ben definito (ed il più
noto) è la Home page del sito nella quale l’utente
trova indicazioni utili sulla organizzazione del sito, sui suoi contenuti
e sui Sistemi di navigazione disponibili. Anche
le aree e le sezioni (Struttura del sito), quando
aggregano molta informazione, dovrebbero avere una loro home page (Home
page secondaria) nella quale siano spiegati i contenuti e le eventuali
ulteriori suddivisioni. Questi Punti di riferimento ben
definiti, costituiscono un ottimo punto per la costituzione di Segnalibri
affidabili da parte degli utenti abituali o comunque interessati a
quel particolare argomento. Altri Punti di riferimento
ben definiti possono essere la Pagina di ricerca
e la Mappa del sito.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Sistemi di navigazione
Contesto: i contenuti di un sito sono organizzati in
una struttura che è sconosciuta all’utente. In genere, tanto
più grande è la quantità di contenuti fornita, tanto
più difficile è presentarla all’utente.
Condizioni: l’utente deve poter esplorare la struttura
e navigare il sito con relativa facilità; deve avere diverse opportunità
per farlo; deve fare affidamento su ciò che conosce e ciò
che vede; non deve perdersi.
Problema: come facilitare la navigazione dell’utente?
Soluzione: progettare diversi sistemi di navigazione
che cooperano per offrire all’utente numerose alternative.
I sistemi di navigazione da considerare sono:
- la Navigazione principale: è quella
che permette di raggiungere le aree principali in cui si articola la
Struttura del sito. È presente in tutte
le pagine del sito e si trova sempre nella stessa posizione all’interno
della Struttura della pagina. Gli elementi di
cui è composta offrono in genere il collegamento alla Home
page secondaria che descrive i contenuti dell’area.
- la Navigazione secondaria: è quella che
permette di esplorare la struttura sottostante un’area o una sezione.
Non ha una posizione precisa in ogni pagina del sito perché le
sue caratteristiche dipendono dalla maggiore o minore complessità
della Struttura del sito.
- la Metanavigazione: è quella che riunisce
le funzioni di utilità indispensabili per sopperire alle inevitabili
manchevolezze degli altri Sistemi di navigazione.
- la Navigazione contestuale: si usa quando si
vuole costruire un insieme di documenti tra loro collegati, un dossier.
In genere, si posiziona alla destra del corpo della Struttura
della pagina, in modo visibile e riconducibile anche graficamente
al contenuto centrale.
I vari sistemi di navigazione devono essere progettati per cooperare
nel senso di offrire informazioni complementari l’uno dell’altro.
È da evitare la presenza di collegamenti allo stesso oggetto in
sistemi diversi.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Navigazione principale
Contesto: il sito è organizzato gerarchicamente
in aree, sezioni e sottosezioni. Il numero totale di questi elementi nel
loro insieme è elevato.
Condizioni: l’utente deve potersi districare agevolmente
nella struttura del sito. Troppa informazione
tutta insieme può disorientarlo.
Problema: come si può fornire un modo di navigare
il sito senza presentare liste di opzioni troppo lunghe per essere davvero
consultabili?
Soluzione: costruire un sistema di navigazione principale
(barra di navigazione) che comprenda non più di sei o sette elementi
e sia ripetuto nella stessa posizione nella struttura di ogni pagina.
La barra di navigazione è uno dei componenti più importanti
di una pagina perché consente all’utente di avere una percezione
chiara dei contenuti e di navigare la struttura senza perdersi. Per questo
è importante che:
- l’utente possa ricordarne facilmente il contenuto e perciò:
- il numero di elementi che la costituiscono non deve superare sei
o sette. Questo è il limite comunemente riconosciuto alla capacità
umana di memoria breve;
- gli elementi devono avere un Nome significativo
che evochi immediatamente i contenuti della destinazione. In genere, essi
collegano alle Home page secondarie che descrivono il contenuto delle
aree (Struttura del sito). Per maggiore chiarezza
si può aggiungere Informazione ridondante
ad ogni elemento,
- gli elementi devono essere presentati in forma di lista reale
cioè costituita da testo e non da immagini;
- la sua posizione sia sempre la stessa in tutte le pagine. Sul
Web sono presenti interessanti soluzioni che consentono di associare la
Navigazione principale agli altri Sistemi
di navigazione previsti.
Le due soluzioni più comuni sono:
- posizionare la barra di navigazione su una o più righe
orizzontali immediatamente sotto la Intestazione della pagina. Questa
soluzione:
- ha il vantaggio di lasciare maggiore spazio al corpo della pagina;
- ha il vantaggio di essere sempre completamente in primo piano;
- ha lo svantaggio di poter utilizzare uno spazio limitato.
Le dimensioni delle pagine (Geometria variabile)
dipendono da alcune scelte dell’utente: la larghezza reale dipende
dalla larghezza della finestra aperta, la scelta della dimensione dei
caratteri sullo schermo può far diminuire ancora la lunghezza della
riga orizzontale disponibile. Non essendo prevedibile lo spazio a disposizione
diventa impossibile stabilire numero di elementi e lunghezza di ciascuno
tali da mantenere una ragionevole impaginazione nelle diverse condizioni;
- ha lo svantaggio di creare confusione con gli elementi di Metanavigazione,
normalmente inseriti nella Intestazione sovrastante;
- posizionare la barra di navigazione su una colonna a sinistra
della pagina. Questa soluzione mantiene in gran parte i vantaggi della
precedente e non ne ha gli svantaggi perché si adatta facilmente
alle dimensioni reali della finestra ed è chiaramente distinta
da tutti gli altri Sistemi di navigazione presenti.
Di fatto è la più usata nei siti di maggior successo;
- il suo aspetto grafico sia sempre lo stesso in tutte le pagine.
Il colore di sfondo, il colore del testo e i marcatori della lista devono
rimanere sempre gli stessi.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Navigazione secondaria
Contesto: il sito è organizzato in una struttura
gerarchica. Esiste un sistema di Navigazione principale
che permette di navigarlo. Le singole aree sono organizzate in sezioni
o contengono una gran quantità di documenti.
Condizioni: l’utente deve potersi districare agevolmente
nella struttura della sezione. Troppa informazione tutta insieme può
disorientarlo.
Problema: come si può fornire un modo di navigare
l’area scelta senza presentare liste di opzioni troppo lunghe per
essere davvero consultabili?
Soluzione: costruire un sistema di navigazione secondario
(indice) separato da quello di Navigazione principale
e che comprenda solo la lista delle sezioni che in cui è suddivisa
la singola area.
Una buona Navigazione secondaria è più
difficile da progettare della Navigazione principale
perché in questo caso le variabili sono molteplici e non tutte
ben definibili al momento della progettazione del sito: quante debbono
o possono essere le sezioni di una area? Come gestire in modo efficace
ed efficiente un indice dei documenti contenuti in una sezione, soprattutto
se questi sono in grande numero?. In queste condizioni, una soluzione
considerata ragionevole è quella di immaginare l’area e l’intera
struttura sottostante come un sito a sé stante ed applicare ad
esso i criteri validi per il sito nel suo complesso. La coerenza è
garantita dalla Intestazione e dalla barra di Navigazione
principale che sono comuni in tutte le pagine. In definitiva:
- la Home page secondaria svolge il ruolo
di Home page e quindi presenta i contenuti della area:
lista delle sezioni sottostanti oppure elenco dei documenti presenti.
In particolare:
- la lista delle sezioni è commentata nel senso che ogni
suo elemento, oltre ad avere un Nome significativo,
ha una descrizione dei contenuti,
- l’elenco dei documenti è ordinato secondo un criterio
che deve essere sempre indicato all’utente. Quando il numero
di documenti è elevato si ricorre alla tecnica della Paginazione,
si danno Suggerimenti di ricerca, si predispone un sistema di Risposte
a domande frequenti (FAQ) relative agli argomenti trattati,
si danno indicazioni per contattare i referenti;
- le Briciole di pane consentono di dare la percezione
della “profondità” della struttura e di navigare
in essa;
- la eventuale Navigazione contestuale consente
di esplorare un insieme di documenti correlati al documento senza perdere
la percezione dell’insieme dei documenti o del documento complesso.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Navigazione contestuale
Contesto: un documento è concettualmente parte
di un insieme più vasto di documenti, oppure fa parte di un documento
più complesso come il capitolo in un libro.
Condizioni: l’utente deve poter avere la percezione
dell’insieme dei documenti o del documento complesso; deve poter
accedere ai singoli documenti che costituiscono l’insieme.
Problema: come costruire un dossier virtuale o un documento
complesso facilmente fruibili dall’utente?
Soluzione: predisporre un sistema di navigazione che:
- contenga i collegamenti a tutti i documenti costituenti il dossier
o il documento complesso. I documenti possono essere:
- documenti di testo
- documenti multimediali
- collegamenti a siti esterni;
- sia comune a tutti i documenti del dossier (se appartenenti al
sito);
- sia visivamente e graficamente riconducibile al testo centrale
del documento corrente.
Il posto candidato per la Navigazione contestuale
è nella parte destra del corpo della Struttura
della pagina.
Annotazioni: La Navigazione contestuale
non va confusa con la Paginazione di un documento.
Questa risolve un problema di leggibilità legato alle caratteristiche
tecniche degli strumenti utilizzati per navigare nel Web, la Navigazione
contestuale risolve il problema di offrire completezza e ricchezza
di contenuti.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Metanavigazione
Contesto: gli strumenti di navigazione di un sito, per
quanto ben progettati, possono rivelarsi insufficienti al reperimento
veloce ed affidabile della informazione da parte dell’utente, che
può avere anche la necessità di contattare il sito (cioè
l’Organizzazione) sulla base di una informazione reperita durante
la navigazione oppure per il fatto che una informazione non sia presente.
Condizioni: certi tipi di funzionalità per l’uso
del sito sono rilevanti in ogni pagina.
Problema: come mettere a disposizione dell’utente
strumenti di aiuto pronti all’uso?
Soluzione: riservare in ogni pagina una zona che contenga
elementi per la comunicazione e le funzionalità generali.
Questi elementi di norma sono: Home, Pagina di ricerca,
Mappa del sito. Home indica il collegamento alla
Home page. Tutti gli elementi della Metanavigazione
dovrebbero essere raggruppati nello stesso punto in modo da dare l’idea
di un blocco unico, in ogni pagina e in modo “visibile”. Un
buon posto candidato ad accoglierli è l’intestazione della
Struttura di pagina, subito dopo il logo.
Annotazioni: una caratteristica degli elementi di Metanavi-gazione
è quella di utilizzare una nuova finestra per il loro utilizzo:
tutti, infatti, hanno necessità di spiegazioni ulteriori. E queste
possono essere sinteticamente inserite proprio nella pagina attraverso
la quale essi vengono utilizzati.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Briciole di pane
Contesto: il sito è costituito da diversi livelli
in cui l’informazione è strutturata. Il numero di livelli
o la complessità della struttura sono notevoli. Il sito è
dotato di sistemi di Navigazione principale di
Navigazione secondaria.
Condizioni: l’utente può non avere familiarità
con la struttura del sito, può voler saltare
a punti precedenti il percorso seguito senza dover ricorrere all’uso
ripetuto del tasto “Indietro”, è opportuno che egli
percepisca la struttura dell’informazione costruendosi una mappa
mediante l’associazione della tipologia di un tipo di documento
al percorso effettuato per rintracciarlo.
Problema: come indicare all’utente in quale punto
della struttura egli si trova in questo momento?
Soluzione: mostrare il percorso dalla Home
page alla pagina corrente.
Ad esempio, in ogni pagina, esclusa la Home page,
dovrebbe esserci qualcosa del tipo:
Home > Area > Sezione > Pagina corrente
in cui Home è il riferimento alla Home page
e Area, Sezione e Pagina Corrente sono i titoli dell’area, della
sezione e della pagina corrente, rispettivamente. Il percorso mostra la
posizione della pagina corrente rispetto alla struttura
del sito. Gli elementi del percorso sono collegamenti attivi: l’utente
può arrivarci immediatamente, attivandoli. Pagina corrente, al
contrario, non deve essere un collegamento, nel rispetto della regola
generale che considera un grave errore la presenza di collegamenti alla
pagina corrente, tranne il caso di collegamenti ad altri punti della stessa.
La separazione dei vari punti del percorso viene mostrata con il carattere
> (simbolo “maggiore di”); si possono anche utilizzare
altri caratteri come / (slash) o => (uguale maggiore): tutti danno
il senso di percorrenza.
I nomi utilizzati per scandire il percorso devono essere quelli significativi
(Home page a parte, che è ormai entrato nell’uso
comune): tipicamente per aree e sezioni si usa il nome che compare nella
Navigazione principale (area) e nella Navigazione
secondaria (sezione). Per indicare la Pagina corrente è bene
utilizzare il suo titolo (page title).
Il percorso può essere inserito proprio all’inizio (prima
riga, allineata a sinistra) della zona contenuto della Struttura di pagina.
In questo modo è immediatamente visibile e non sacrifica molto
dello spazio dedicato ai contenuti veri e propri.
Annotazioni: il percorso deve essere realizzato mediante
testo, e non con una immagine né con immagini tipo freccette o
elementi grafici vari (simboli di cartella tipo Windows ecc): ne va della
leggibilità e della accessibilità.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Segnalibri affidabili
Contesto: la funzione “Segnalibri” è
presente in tutti i browser ed è molto utile all’utente.
Può accadere che, per ragioni diverse, l’URL di pagine del
sito venga modificato, rendendo così inutili gli eventuali segnalibri
che ad esse facevano riferimento.
Condizioni: l’utente vuole avere la sicurezza che
i suoi segnalibri rimangano validi nel tempo.
Problema: come garantire all’utente che i segnalibri
da lui scelti nel sito rimangano validi?
Soluzione: in caso di modifiche all’URL di una
pagina, prevedere una funzione di indirizzamento automatico al nuovo URL,
con avviso della modifica avvenuta (Comunicare l’esito).
È in generale molto fastidioso trovarsi davanti al tristemente
noto messaggio “Error 404: Object Not Found”, e alle sue varianti,
che comunica la indisponibilità del documento al quale il collegamento
si riferiva. Ci si fa l’idea di una certa trascuratezza nella redazione
delle pagine del sito, visto che spesso l’errore è dovuto
ad una errata descrizione dell’URL della pagina. Quando, poi, un
simile evento si verifica dopo che su quell’URL si è fissato
un segnalibro, allora oltre al fastidio nasce il dispetto. In realtà,
basta poco per evitare simili errori. Da un lato bisogna avere la cura
di descrivere correttamente l’URL di un collegamento, facendo una
verifica de visu della sua validità, dall’altro lato, quando
le modifiche all’URL sono volute, basta predisporre una opportuna
pagina nella quale si comunica all’utente il nuovo URL e si procede
a indirizzarlo alla nuova destinazione in maniera automatica. Nel caso
in cui non sia possibile garantire il rinvio dell’utente alla pagina
desiderata, è spesso possibile personalizzare il Web server in
modo che, a fronte di una pagina non trovata, restituisca una pagina in
cui, oltre a spiegare chiaramente l’errore, fornisca tutte le indicazioni
e le funzionalità per ritrovare il segnalibro perso.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Pagina di ricerca
Contesto: anche quando un sito è dotato di buoni
Sistemi di navigazione, può risultare complicato
reperire in esso l’informazione. La presenza di una funzionalità
di ricerca diventa perciò ausilio fondamentale al sistema di navigazione.
Condizioni: ci sono molti modi per cercare l’informazione;
la ricerca è un ausilio alla navigazione: non deve sostituirsi
ad essa; l’utente può non conoscere tecniche sofisticate
di ricerca e può non conoscere le modalità di classificazione
dei documenti contenuti nel sito.
Problema: come può l’utente ricercare un
documento nel sito?
Soluzione: fornire una pagina espressamente dedicata
dalla quale effettuare la ricerca.
Predisporre una pagina dedicata alla ricerca permette di garantire l’utente
sulla disponibilità immediata di tale funzionalità da tutte
le pagine del sito (Punti di riferimento ben definiti,
Metanavigazione), la pagina può essere strutturata
(Struttura della pagina) in modo tale che l’utente
abbia la piena disponibilità degli strumenti di ricerca resi disponibili
(Ricerca semplice, Ricerca avanzata,
Risposte a domande frequenti, suggerimenti ecc.). La Pagina
di ricerca è unica per tutto il sito. In essa è importante
definire in maniera chiara cosa si può ricercare. L’utente
può non avere la stessa idea di documento e/o di pagina così
come sono stati pensati dai progettisti del sito. Vanno precisati gli
intervalli temporali dei documenti contenuti nel sito e vanno spiegate
(magari con semplici esempi) le modalità di ricerca offerte.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Ricerca semplice
Contesto: il sito dispone di buoni Sistemi
di navigazione e di una Pagina di ricerca. In
quest’ultima vengono rese disponibili diverse modalità per
effettuare la ricerca stessa. Condizioni: l’utente
non è un esperto di ricerca documentale, non gli sono cioè
familiari concetti come operatori booleani di ricerca, similarità
ecc.; utilizza una terminologia che gli è familiare, spesso mutuata
dal linguaggio corrente piuttosto che una terminologia tecnico-specialistica,
da “addetto ai lavori”.
Problema: come fornire uno strumento di ricerca semplice
ed immediato?
Soluzione: offrire una modalità di ricerca nella
quale l’unica opzione sia quella di indicare una parola o una frase
da cercare.
La funzione si presenta mediante un Modulo (Form) che è costituito
da un solo campo con una etichetta del tipo “Testo da cercare”
seguita dal campo nel quale l’utente immette il testo e da un bottone
“Cerca” tramite il quale avviare la ricerca.
I risultati della ricerca sono presentati in una nuova pagina in forma
di elenco ordinato a Lettura facilitata. L’ordine di presentazione
dei risultati è specificato nella Pagina di ricerca.
Il numero di elementi dell’elenco non dovrebbe essere superiore
a 10: in caso di più di 10 elementi si ricorre alla Paginazione
con l’indicazione sia del numero totale di elementi trovati che
delle pagine totali in cui essi sono suddivisi. Ogni elemento dovrebbe
essere caratterizzato da:
• titolo della pagina (page title)
• percorso per raggiungere l’elemento trovato a partire dalla
Home page (Briciole di pane)
• due o tre righe del testo della pagina trovata
• URL, dimensioni e data.
Annotazioni: il testo da cercare può essere costituito
da una o più parole. Nella Pagina di ricerca
va specificato come si comporta il motore di ricerca nel caso di un testo
costituito da
più parole. In questa modalità di ricerca non è normalmente
utile prevedere che l’utente utilizzi gli operatori logici AND,
OR
e NOT: quanti utenti in realtà ne comprendono il significato e
quanti li sanno usare correttamente? Meglio progettare una buona Ricerca
avanzata e fare affidamento su di essa.
Pattern correlati: —
Esempi: —
Ricerca avanzata
Contesto: il sito è dotato di buoni Sistemi
di navigazione e di una funzionalità di Ricerca
semplice.
Condizioni: l’utente vuole delimitare l’insieme
di ricerca con criteri suoi; l’utente vuole avere più controllo
sulla modalità di ricerca ma non sa come fare; l’utente vuole
effettuare filtri successivi sulle ricerche che compie, l’utente
vuole controllare la modalità di presentazione dei risultati della
sua ricerca.
Problema: come potenziare la funzionalità di ricerca
nel sito?
Soluzione: offrire una modalità di ricerca avanzata
con possibilità per l’utente di gestire autonomamente almeno:
- la stringa di ricerca
- l’ambito di ricerca all’interno del sito
- il periodo temporale di riferimento per i documenti da cercare
- la presentazione dei risultati.
Per far gestire la stringa di ricerca all’utente il modo più
semplice è quello di offrire le tre classiche possibilità
di scelta:
- cerca TUTTE le parole
- cerca ALMENO UNA parola
- cerca la FRASE ESATTA.
Per far definire all’utente l’ambito di ricerca all’interno
del sito si
può mettere a sua disposizione la possibilità di limitare
la ricerca
in una o più aree a scelta (se il sito è stato organizzato
in tal modo mediante una opportuna Struttura del
sito), oppure facendo scegliere tra diverse tipologie di documenti,
qualora una tale classificazione sia stata fatta. Questo caso, però,
è molto più complesso da realizzare perché i ben
noti problemi della classificazione documentale in campo archivistico
e bibliotecario sono qui esasperati dalla incerta definizione del concetto
di documento applicata ad un sito Web. Per quanto riguarda il periodo
temporale al quale si riferiscono i documenti presenti nel sito, particolare
attenzione va fatta proprio sulla definizione di periodo temporale. Infatti,
a seconda del tipo di documento, può avere senso intendere come
data del documento quella relativa al suo inserimento nel sito (la data
di sistema), oppure quella relativa alla validità giuridica e amministrativa
quali leggi, regolamenti, circolari, comunicazioni ecc. Infine, la gestione
della presentazione dei risultati può essere offerta mediante la
possibilità di modificare qualcuno o tutti gli aspetti di presentazione
previsti nella Ricerca semplice: il numero di elementi
per pagina, le caratteristiche tipiche di ogni elemento presentato ecc.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Risposte a domande frequenti (FAQ)
Contesto: quando una Pubblica Amministrazione si presenta
su Internet con un suo sito Web apre, di fatto, uno sportello al cittadino.
Anche se la interattività, intesa come possibilità di comunicazione
diretta tra cittadino ed Amministrazione, è limitata o non prevista
affatto, il cittadino si aspetta di trovare risposte alle sue domande,
ai suoi dubbi su questioni che sono (o presume siano) di pertinenza dell’Amministrazione.
Condizioni: l’utente vuole conoscere più
il “come agire” rispetto ad una norma che non il “perché”
della stessa; l’utente è portatore di un “suo caso
personale” ed è ad esso che vuole risposta.
Problema: come si possono prevedere e prevenire le domande
dell’utente?
Soluzione: si predispone un sistema di Risposte
a domande frequenti (FAQ) che sia coerente con la struttura delle
informazioni presenti.
Il sistema delle FAQ è ormai un metodo consolidato per fornire
informazioni sulle informazioni presenti nel sito. Sovente si trova la
raccomandazione di leggere le FAQ prima di inviare e-mail con domande.
Mediante le FAQ l’utente può essere guidato ad utilizzare
al meglio l’informazione presente.
Il sistema di FAQ dovrebbe essere direttamente connesso alla modalità
prevista per la comunicazione con l’utente e dovrebbe essere “sensibile
al contesto”. Quando l’utente apre la pagina per inviare comunicazioni,
trova in essa anche le FAQ.
In sostanza, una buona organizzazione delle FAQ prevede che queste siano
organizzate in una sorta di indice tematico nel quale i temi sono gli
argomenti trattati nelle aree e nelle sezioni (Struttura
del sito).
Perciò avremo:
- FAQ di tipo generale attivabili dalla Home page;
- FAQ di tipo tematico attivabili in ogni singola sezione (o in
ogni singola area);
- FAQ di tipo settoriale attivabili in documenti / pagine di particolare
rilevanza.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Moduli (Form)
Contesto: i moduli (form) costituiscono uno dei metodi
più comuni per realizzare la comunicazione tra l’utente ed
il fornitore del sito Web. In essi, egli deve fornire informazioni, inserendole
in determinati campi oppure fornire risposte guidate a domande. Normalmente,
le informazioni vengono richieste in modalità “codificata”,
e non discorsiva.
Condizioni: l’utente vuole avere chiaro il tipo
di informazione che gli viene richiesta; l’utente vuole avere chiaro
cosa è obbligatorio e cosa è opzionale.
Problema: come indicare in modo semplice il tipo di informazione
richiesta?
Soluzione: progettare form che abbiano:
- un Nome significativo
- la lunghezza dei campi appropriata all'informazione richiesta
- le etichette dei campi chiare, ben posizionate ed espresse in
una terminologia il più possibile familiare all’utente
- il “focus” ben evidenziato sul campo da riempire
- i campi disposti in una successione che abbia un senso logico,
ragionevolmente comprensibile all’utente
- i campi obbligatori raggruppati e distinti da quelli opzionali,
magari indicando in modo esplicito l’inizio e la fine dei due gruppi.
Un Nome significativo ed una breve descrizione
dei motivi per cui l’utente deve compilare il modulo;
La lunghezza dei campi opportuna: un campo in genere è realizzato
mediante una casella di testo all’interno della quale si può
scrivere liberamente. La lunghezza della casella di testo deve essere
commisurata alla lunghezza media probabile del testo stesso.
Le etichette dei campi chiare e ben posizionate rispetto al campo cui
si riferiscono. Etichette chiare nella richiesta di informazione: se una
etichetta indica Indirizzo, deve voler dire si sta chiedendo all’utente
di inserire via, numero civico, CAP e città (ammesso che ciò
abbia senso) e non soltanto una sola o parte di queste informazioni; ben
posizionate, cioè prossime al campo cui si riferiscono e allineate
verticalmente, così come allineati verticalmente devono essere
i campi di input. Un aspetto ordinato del modulo facilita la compilazione.
Focus ben evidenziato sul campo da riempire: per esempio cambiando il
colore di etichetta e casella interessate e aggiungendo Informazione
ridondante.
Successione logica dei campi: se, ad esempio, si richiedono informazioni
personali e professionali, allora prima si inseriscono tutti i campi relativi
al primo gruppo poi tutti quelli relativi al secondo gruppo.
Campi obbligatori raggruppati: c’è la tendenza sul Web a
proporre all’utente form che hanno l’intento di acquisire
anche informazioni “a fini statistici”. Ciò disturba
l’utente: nessuno si diverte a compilare moduli sul Web, perché
è una operazione che richiede tempo e sul Web il tempo costa (letteralmente).
Perciò: separare i campi obbligatori da quelli opzionali in modo
che l’utente, compilati i primi, possa tranquillamente inviare il
modulo. Indicare espressamente, magari graficamente, l’inizio e
la fine dei campi obbligatori.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Comunicare l’esito
Contesto: l’utente interagisce continuamente con
il sito: naviga per mezzo dei collegamenti; compila moduli per effettuare
ricerche o per inviare informazioni; scarica documenti di vario tipo dal
sito al suo computer.
Condizioni: l’utente vuole essere sempre avvisato
dei risultati dell’operazione compiuta; vuole mantenere sempre il
controllo della situazione.
Problema: come inviare all’utente una opportuna
informazione sull’esito della operazione compiuta (feedback)?
Soluzione: comunicare all’utente, in modo implicito
o esplicito, il risultato della azione compiuta.
Navigare: quando l’utente segue un collegamento l’informazione
di corretta esecuzione dell’azione è la presentazione della
pagina richiesta (comunicazione implicita) o l’invio di una pagina
che spieghi perché la pagina richiesta non è più
disponibile e come fare per ottenerla
Compilare moduli: l’utente ha inserito informazioni nei campi di
input di un Modulo. In genere, ciò che può accadere è:
- l’utente inserisce dati errati nel campo del Modulo per errore
semantico o di formato;
- l’utente non compila campi obbligatori;
- l’utente compila correttamente tutti i campi.
Nei casi 1. e 2. si deve inviare un messaggio per comunicare che:
- c’è stato un errore, indicando il perché (semantico,
di formato o omissione). Questo avviso deve essere messo bene in evidenza
nella pagina;
- dove è avvenuto l’errore, evidenziando opportunamente
il campo interessato;
- come correggere l’errore, ad esempio indicando il formato e la
corretta sintassi dell’informazione da fornire.
Nel caso 3, la modalità di Comunicazione dell’esito dipende
dagli scopi per cui il Modulo è stato compilato: per una Ricerca,
per una Registrazione, per un Login.
Scaricare file: quando viene offerto agli utenti il download di un file
bisogna indicare sempre il tipo di file e le sue dimensioni. Questo per
informare preventivamente l’utente delle implicazioni della operazione
che sta per compiere.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Login
Contesto: nel sito ci sono funzionalità, quali
la Newsletter, la partecipazione a liste di discussione,
l’accesso a sezioni riservate per le quali si richiede all’utente
di identificarsi. Le informazioni richieste possono essere numerose e
riguardare dati sensibili quali nome, età, indirizzo di e-mail.
Condizioni: l’utente deve poter comunicare tutti
i dati una sola volta; deve poter gestire in modo autonomo i propri dati.
Problema: come permettere all’utente di identificarsi
facilmente?
Soluzione: attivare una funzione di riconoscimento basata
su pochissimi parametri facili da ricordare.
I parametri di riconoscimento dovrebbero essere ridotti a due: nome utente
e password. I dati completi dovrebbero, invece, essere richiesti una sola
volta con la Registrazione. Alcune caratteristiche
importanti del Login sono:
– ritardare il login e cioè attivare la procedura di identificazione
solo al momento necessario, non prima;
– consentire l’uso dell’indirizzo di e-mail come nome
utente: questa opportunità facilita il reperimento sicuro della
password in caso di dimenticanza;
– consentire la memorizzazione dei parametri sul computer dell’utente,
per esempio per mezzo di “cookies”. In questo modo nella
successiva visita i campi saranno riempiti in modo automatico con le
informazioni corrette.
Sicurezza. Per alcune funzionalità (vendita on-line, per esempio)
è molto importante che l’utente sia a conoscenza che il collegamento
avviene mediante connessioni sicure, cioè con l’uso di appropriati
protocolli di sicurezza.
Fornire sempre Comunicazioni sull’esito della transazione effettuata.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Registrazione
Contesto: ci sono funzionalità per le quali si
richiede all’utente di identificarsi tramite un Login.
Per questi servizi personalizzati sono richieste all’utente numerose
informazioni personali e spesso di carattere riservato.
Condizioni: l’utente non vuole essere costretto
a fornire le stesse informazioni tutte le volte che intende usufruire
di un servizio personalizzato; vuole essere garantito sulla corretta gestione
dei propri dati.
Problema: come evitare all’utente di dover fornire
numerose informazioni ogni volta che desidera accedere a servizi personalizzati?
Soluzione: offrire all’utente la possibilità
di fornire i propri dati personali una volta soltanto.
La procedura di Registrazione deve essere realizzata
con molta accuratezza:
- devono essere richieste solo le informazioni realmente rilevanti;
- se le informazioni richieste sono molte devono essere previsti diversi
passi in ciascuno dei quali vengono richieste solo poche informazioni
omogenee tra loro;
- deve essere Comunicato l’esito di ogni passo effettuato dall’utente
nel corso della procedura;
- deve essere prevista una procedura che consenta all’utente di
modificare i propri dati e di annullare la propria Registrazione;
- devono sempre essere ben dichiarate le Modalità
d’uso previste.
Annotazioni: —
Pattern correlati: —
Esempi: —
Newsletter
Contesto: i contenuti del sito trattano diversi temi.
Possono esserci eventi, pubblicazioni, notizie che riguardano i temi trattati
nel sito e che si ritiene siano interessanti da conoscere, anche se non
si trovano nelle pagine del sito, ma in altri siti.
Condizioni: l’utente ha fiducia nel sito, ne riconosce
l’autorevolezza nell’ambito dei temi trattati, vuole essere
informato regolarmente sulle novità, può non voler visitare
tutti i giorni il sito.
Problema: come ripagare la fiducia dell’utente?
Soluzione: predisporre una Newsletter
da inviare con regolarità.
La Newsletter dovrebbe avere un formato che renda facile
riconoscerne la provenienza, sia di agile lettura e non sia troppo “voluminosa”.
Gli elementi tipici di una Newsletter dovrebbero essere
i seguenti:
- Intestazione: nella quale deve essere indicata chiaramente l’identità
di chi la spedisce. La cosa migliore è quella di riportare nella
Newsletter la stessa intestazione delle pagine del sito
(Struttura della pagina).
- Estremi di pubblicazione: anno di pubblicazione, numero e data.
- Indice delle notizie: titoli delle notizie pubblicate, ciascuno
collegato alla notizia corrispondente.
- Notizie: non più di una decina. Ogni notizia dovrebbe avere
un titolo significativo (Nome significativo), una
sintesi breve e scritta in linguaggio semplice e chiaro (plain language)
e i collegamenti ai documenti correlati.
- Istruzioni per la gestione della iscrizione: in esse devono essere
previste le funzioni di cambio di indirizzo di e-mail, di cancellazione
dalla Newsletter, di gestione dei dati di Registrazione
(se prevista), di invio di commenti.
- Modalità di uso: diritti di autore, privacy, politiche
di sicurezza adottate. Può essere una dichiarazione esplicita o
un collegamento ad una pagina del sito appositamente predisposta (Modalità
d’uso).
L’utente può iscriversi alla Newsletter
compilando una Form nella quale viene richiesto l’indirizzo di e-mail
al quale essa deve essere inviata. Se ritenuto opportuno si può
richiedere all’utente una Registrazione. In
entrambi i casi si deve Comunicare l’esito
della operazione eseguita.
Il servizio di Newsletter dovrebbe essere ben evidenziato
riservando ad esso una opportuna area nella Home page
oppure come elemento della Navigazione principale.
Si dovrebbe predisporre una pagina del sito appositamente dedicata nella
quale si descrivono gli scopi della Newsletter, la sua
periodicità e si mettono a disposizione dell’utente tutte
le funzioni necessarie alla iscrizione, cancellazione, modifica dell’indirizzo,
accesso all’archivio delle Newsletter pubblicate,
visualizzazione on-line delle Newsletter. La pagina dedicata
alla Newsletter deve comparire anche nella Mappa
del sito.
Annotazioni: il rispetto della periodicità dichiarata
è un requisito indispensabile per il successo della Newsletter.
La Newsletter non dovrebbe sostituire la funzione Novità
del sito: il suo scopo dovrebbe essere quello di fornire sui temi di riferimento
informazioni più ampie di quelle contenute nelle pagine del sito.
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Esempi: —
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