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Semestre italiano di Presidenza dell'Unione Europea

CONFERENZA EUROPEA DI MINERVA

Qualità del Web per la cultura
Il patrimonio culturale in rete per la ricerca, per la didattica, per il turismo culturale

Parma, 20-21 novembre 2003, Auditorium Paganini




Marco Lattanzi
(ICCD)

"ICCD on line: nuove tecnologie al servizio della fruizione e divulgazione dei contenuti culturali"


 

Con la realizzazione del Sistema Informativo Generale del Catalogo, le ricerche e le realizzazioni attuate in singoli progetti, acquistano il ruolo di cardine all'interno di una struttura che costituisce il back bone della catalogazione dei beni culturali in Italia.
Il sistema di catalogazione, ora in dotazione al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, può ora permettere il raggiungimento, in tempi brevi, della catalogazione totale del patrimonio culturale nazionale, tramite l'impostazione metodologica e la tecnologia che lo sostiene che permette la redazione digitale di tutte le schede relative alle differenti tipologie dei beni culturali in un'insieme unitario e armonico che facilita l'immissione dei dati secondo differenti livelli di compilazione compresi moduli speditivi e snelli per ricognizioni veloci sul territorio.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario diffondere il Sistema presso le sedi periferiche dell'Amministrazione.
Il progetto, come è noto, prevede la realizzazione di un sistema integrato per la gestione di funzioni e processi svolti ai diversi livelli della struttura operativa del Ministero per i Beni e le Attività culturali preposta alla catalogazione. Parallelamente ha previsto l'integrale recupero dell'imponente mole di dati conservata in ICCD ammontante a oltre 2.000.000 di schede digitali che sono ora immediatamente accessibili via rete. Il nuovo Sistema Informativo del Catalogo è articolato in quattro sottosistemi: Alfanumerico, Multimediale, Cartografico, Utente. I primi tre operazionali gestiscono l'intero ciclo produttivo dei dati testuali, multimediali, cartografici e alimentano il quarto livello Utente, su cui transitano anche i dati resi disponibili dai Sistemi esterni. E' nel quarto sottosistema che si organizzano i dati sulla base di esigenze diversificate di fruizione . La metodologia innovativa e il raggruppamento dei dati consentono di avviare il processo di catalogazione, a partire da una qualsiasi delle tre componenti e di integrare in un unico contesto tutti i dati disponibili sul bene. Tale struttura logica permette di ottenere svariati benefici, possibili anche in virtù dei prodotti software utilizzati.
Nell'ambito delle tematiche sulle quali s'incentra il presente convegno, ha particolare importanza la metodologia concettuale tramite cui è stato sviluppato il Sistema Utente.
Il sistema Utente si propone come obiettivo prioritario l'ottimizzazione della fruizione delle informazioni validate da parte delle diverse tipologie di Utenza. A tal fine, il sottosistema Utente è stato svincolato dagli aspetti operazionali di formazione del dato: i dati catalografici trattati nell'ambito del sottosistema Utente sono quelli per i quali è stata precedentemente certificata la qualità tecnico-scientifica dai sistemi di competenza.
In quest'ottica il sistema ha raggiunto significativi elementi funzionali che caratterizzano il prodotto come esempio di qualità di metodo e concettuale.
Per primo deve esssere sottolineata la possibilità della Garanzia, certificazione e documentazione del dato. I dati mostrati dal Sottosistema Utente sono garantiti e certificati nel loro contenuto tecnico-scientifico. Un obiettivo fondamentale del sottosistema Utente è la disponibilità di una completa documentazione sui dati stessi: i "metadati". La responsabilità sull'attendibilità dei metadati creati nell'ambito del sottosistema Utente è a carico del suddetto sottosistema; mentre la responsabilità dei dati validati e dei relativi metadati provenienti è dei sistemi Operazionali, per i "dati strutturati", e degli Organi esterni, per i "dati non strutturati".
Ulteriore elemento significativo è l'uniformità d'elaborazione e di presentazione dei dati provenienti dai sottosistemi Operazionali. Il sottosistema Utente gestisce secondo modalità integrate in un unico dominio informatico funzioni avanzate di ricerca relative alle tre componenti alfanumerica, iconografica e cartografica.
Parimenti deve essere menzionata l'uniformità d'elaborazione e di presentazione dei dati provenienti da fonti esterne. I dati validati provenienti da fonti esterne, quando sono inseriti nel sottosistema, vengono trattati uniformemente a quelli "strutturati" provenienti dagli altri sottosistemi ICCD e a quelli "non strutturati" provenienti da altri sistemi esterni.
Inoltre il sistema permette l'indipendenza della fruizione dalla collocazione specifica del Bene. La fruizione della globalità dei dati contenuti nei diversi archivi locali distribuiti sul territorio richiederebbe la continua disponibilità delle risorse in rete, con relativa bassa tolleranza del sistema rispetto all'eventuale inaccessibilità delle risorse. La scelta progettuale del sottosistema Utente è stata invece quella di individuare un insieme di dati fondamentali, individuativi del Bene. Questi dati vengono elaborati e resi disponibili dal sistema Utente in un livello di ricerca sintetico che accomuna e armonizza tutti i dati: sia quelli "strutturati", interni al sistema, sia quelli "non strutturati" provenienti da sistemi esterni. Le ricerche di dettaglio dei dati "strutturati" sono svolte da processi cooperativi con i tre sottosistemi Operazionali mediante opportuni servizi di interoperabilità applicativa. Per quanto riguarda le ricerche di dettaglio sui dati "non strutturati", provenienti da sistemi esterni, il sistema è predisposto all'accesso a basi dati esterne, secondo formati standard (Z39.50) già in uso presso l'ICCD per collegamenti già in atto con sistemi esterni.
La privacy, la sicurezza e la tutela dei dati sui Beni Culturali, sono tematiche di rilevanza fondamentali per la fruizione e, pur superando l'ambito prettamente informatico proprio del sottosistema Utente, condizionano fortemente il dominio e le caratteristiche della fruizione dei dati.
Su questi dati il sistema ICCD ha previsto la possibilità di una gestione dinamica e modulare delle elaborazioni di filtraggio, di mascheramento , e di "degradamento" controllato delle informazioni.
Le operazioni di filtraggio, di mascheramento , e di "degradamento" controllato delle informazioni sono particolarmente critiche per le seguenti considerazioni:

  • sono diverse per diverse tipologie di beni;
  • oggetti della stessa tipologia possono, inoltre, essere soggetti a trattamenti diversi, ad esempio, in funzione di condizioni giuridico-amministrative diverse, della loro localizzazione, o di altri paramentri precisati in allegato;
  • la possibilità di accesso ai dati e le operazioni di elaborazione mascheramento e filtraggio sono funzione della tipologia di Utenza;

Il sistema, garantisce che Utenze non abilitate possano risalire, in maniera indiretta, a informazioni per le quali non sono stati abilitati direttamente, sfruttando la rete di relazioni con altri Beni, o con altre entità presenti nelle tre componenti.
Per poter operare il mascheramento dei dati in fase di import il Sottosistema si avvarrà delle informazioni contenute in un apposito paragrafo che indica il livello di privacy da utilizzare. La tabella che segue mostra la struttura del paragrafo relativo alla privacy

tabella

Qui di seguito è riportata la legenda degli acronimi utilizzati nel paragrafo AD per i vari campi semplici:

  • ADSP: campo gestito dal Sistema in Modo Automatico. Valori del Vocabolario chiuso:
    1. (Intera Scheda Visibile)
    2. (Limitazione per Privacy e Tutela)
  • ADSM: campo documentativo. Valori possibili del Vocabolario Aperto:
    • Bene disponibile pubblicamente
    • Bene non disponibile pubblicamente
    • Bene a rischio
    • Scheda contenente dati personali
  • ADSD: la data di scadenza è solo documentativa e non è gestita automaticamente dal sistema. La modifica del profilo dopo la scadenza deve essere gestita manualmente e la scheda deve essere aggiornata e validata nuovamente.

L'operazione di privacy si basa sulle indicazioni contenute nel campo ADSP facendo si che se vi sia riportato:

  1. la scheda non è soggetta ad alcuna opera di mascheramento e tutti i dati ricavati dal mapping vengono riportati nel livello base senza operare alcuna degradazione.
  2. vengono mascherati i seguenti campi del livello base:

    tabella

Inoltre non vengono riportati verso la componente cartografica del Sottosistema le informazioni che necessitano di localizzare su mappa il Bene.
Qualsiasi altro dato riportato nel campo, come anche l'assenza di valori, comporta che la scheda venga trattata come se nello stesso fosse riportato il valore.
Se una scheda è protetta da privacy non vengono riportate le relazioni verso altri Beni presenti nel modulo identificativo della stessa.

La realizzazione del Sistema Informativo del Catalogo Generale da parte dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione oltre che costituire un modello di riferimento per il Ministero BAC e per tutta la pubblica Amministrazione relativamente all'organizzazione delle procedure necessarie per la schedatura e catalogazione dei beni culturali, rappresenta anche una rilevante occasione per sviluppare metodologie e processi innovativi per l'erogazione di servizi e-Learning sia a supporto della formazione delle risorse umane necessarie allo sviluppo del Sistema Informativo medesimo, sia, più in generale per lo sviluppo di servizi e-learning nell'area dei beni culturali conseguenti ai cambiamenti che derivano dall'introduzione e dall'uso delle stesse tecnologie ICT sulla organizzazione, gestione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
La struttura e-learning proposta ha come obiettivo la sperimentazione, lo sviluppo e la realizzazione di un Campus Virtuale dedicato all'insegnamento/apprendimento di metodologie relative alla catalogazione e schedatura dei Beni Culturali, adottate dall'Istituto Centrale per la Catalogazione e Documentazione. A tal fine è stato elaborato un supporto informatico innovativo, indirizzato ai soggetti deputati alla catalogazione, alle Università e agli Enti di ricerca. Tale Sistema Informativo Generale del Catalogo può essere diffuso e valorizzato mediante le tecnologie legate all'elearning, per raggiungere con immediatezza e semplicità i singoli utenti, formando in tal modo le risorse umane necessarie ad un adeguato utilizzo del SIGEC.
La sperimentazione, lo sviluppo e l'implementazione del Campus Virtuale, avverrà in più fasi, fra loro complementari. In particolare, ed ai fini di consentire a tutte ed istituzioni coinvolte di poter attivare il corso già per il prossimo anno, si prevede l'implementazione on-line delle funzioni tradizionalmente presenti in un sistema di formazione tradizionale.
La prima fase, dello sviluppo della formazione "live", prevede una forte enfasi sull'utilizzo dello strumento e delle tecnologie per la gestione delle lezioni effettuate dai docenti dal vivo e trasmesse "live" nelle sedi coinvolte dal progetto. Il servizio di streaming delle lezioni può attuarsi in modalità ASP. I primi semestri si svolgono quindi attraverso un modello di formazione a distanza metodologicamente simile alla formazione in presenza. In questa prima fase verranno contestualmente attivate le Funzioni di Segreteria: Gestione della didattica, anagrafica degli utenti, iscrizione ai corsi, pagamento delle rette, ecc. Attraverso le funzioni di segreteria gli studenti ed i docenti avranno la possibilità di gestire il lato amministrativo del Campus attraverso la rete; le Funzioni di Aula Virtuale: Gestione delle lezioni frontali con possibilità di interazione tra il docente ed i discenti. L'aula virtuale costituisce il vero fulcro del Campus Virtuale. Attraverso la struttura di Aula Virtuale, infatti, i discenti possono partecipare alle lezioni di tipo "tradizionale". Tali lezioni prevedono la presenza di un docente che svolge una normale lezione alla quale gli studenti possono prendere parte ed interagire attivamente; le Funzioni di Tutoring: Gestione delle interazioni di tipo uno-a-uno tra docente e discenti. Le funzioni di tutoring sostituiscono ed integrano i tradizionali incontri con il docente consentendo -attraverso l'uso di sistemi di voice conference e di e-mail - un rapporto diretto tra il docente ed il discente; le Funzioni di Comunicazione: Gestione delle comunicazioni di tipo molti-a-molti, in modalità sincrona ed asincrona, tra i discenti. Un componente base del processo di formazione è costituito dalla possibilità di confrontarsi e dialogare con i propri colleghi. A tale scopo il Campus Virtuale implementa sistemi di forum virtuale basati su infrastrutture di comunicazione di tipo sincrono (chat) ed asincrono (mailing list, newgroup) che possono essere gestite e moderate da un docente o lasciate libere per gli studenti; le Funzioni di Courseware Delivery: Gestione dei sistemi di streaming del materiale didattico multimediale e del courseware prodotto per le attività formative. Alle lezioni del Campus Virtuale, si affiancheranno nel tempo una serie di materiali didattici strutturati, prodotti a partire dal materiale di base sviluppato dagli stessi docenti, che potranno essere fruiti dai partecipanti attraverso il ricorso ad una vera e propria mediateca; le Funzioni di tracking:
Gestione del tracciamento delle attività degli utenti on-line. Per una più efficace gestione della didattica, le azioni che gli utenti svolgeranno on-line saranno monitorate da un sistema di tracking che - in ogni momento - consentirà ai docenti di controllare l'andamento della didattica, verificare lo stato d'avanzamento dello studio, controllare - in altri termini - chi ha fatto cosa, come e quando.
2. Con l'avvio delle attività della prima fase, inizierà la fase dell'Ottimizzazione del materiale e la produzione della library. Il materiale didattico prodotto durante la prima fase del progetto verrà registrato e conservato in forma digitale. Cosicché sarà possibile - a partire da tale materiale - sviluppare courseware di qualità che possano essere riutilizzati nel tempo ed arricchire una biblioteca multimediale a disposizione degli studenti.
3. Sviluppo del Campus e dei WBT. A partire dal courseware prodotto attraverso la sistematizzazione delle lezioni in streaming video, sarà possibile sviluppare il sistema di courseware delivery di tipo asincrono basato sui principi del Video on Demand. In ogni momento gli utenti potranno accedere alla biblioteca multimediale, scegliere la lezione alla quale sono interessati e visualizzarla sul proprio PC multimediale. In tale fase è prevista l'implementazione nel Campus dei sistemi di Courseware Delivery e lo sviluppo avanzato dei sistemi di comunicazione e di tracking. Nella fase avanzata di sviluppo del Campus, è prevedibile che venga attivato un pool di produzione del materiale didattico che - dopo un accurato periodo di formazione - congiuntamente ai docenti possa produrre materiale didattico da inserire all'interno del campus.
4. Sviluppo dell'Ambiente-Autore cooperativo integrato per la realizzazione e fruizione di corsi di autoformazione Web-Based per la realizzazione del progetto E-SIGEC ottimizzazione del Campus Virtuale in una struttura di E-Le@rning dedicata.
Si tratta dell'ottimizzazione di quanto già realizzato nelle precedenti fasi per la realizzazione di un completo Sistema di authoring e di fruizione di corsi Web-Based, attraverso il quale sia possibile:

  • recepire ed integrare su un'unica piattaforma le più avanzate tecnologie tipiche del settore (Case Based Reasoning, Content Management, strutture ipertestuali)
  • mettere a disposizione tali tecnologie per le strutture che operano nella formazione nel settore del Sociale (Università, Istituti di Cultura, Enti, Associazioni, Centri di formazione permanente, ecc.), anche per consentire la cooperazione tra docenti nella fase di preparazione dei corsi;
  • mettere a fuoco ed implementare "l'intelligenza" specifica richiesta per l'applicazione del sistema in alcuni ambiti strategici (interazione con i fruitori, profiling degli utenti, selezione dei Corsi, creazione/manutenzione dei Corsi in scenari di cooperazione tra docenti, tracciamento dei percorsi di fruizione )
  • validare le tecnologie sopracitate attraverso la concreta realizzazione e sperimentazione policentrica di una prima collana di Corsi web-based fruibili a distanza avvalendosi sia di reti di comunicazione terrestri sia di tecnologie di comunicazione (satellitari)
   



Copyright Progetto Minerva 2003-11, ultima revisione 2003-11-11, a cura della Redazione di Minerva.
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