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Manuale per l'interazione con gli utenti del Web culturale
Prima edizione (Aprile 2009)
a cura di Pierluigi Feliciati e Maria Teresa Natale
MINERVA EC Working Group “Quality, Accessibility and Usability”


4.3      Lo standard Dublin Core

In questo ambito è fondamentale lo standard definito dalla Dublin Core Metadata Initiative (DCMI), un’organizzazione che elabora e promuove l’adozione di standard per la definizione di metadati per la descrizione di risorse digitali. In particolare, DCMI ha elaborato un vocabolario standard per indicare le principali proprietà delle più diffuse risorse online. Nato inizialmente per la descrizione di riferimenti bibliografici, questo vocabolario è stato generalizzato e si adatta alla descrizione di un vasto insieme di risorse.

Sotto la guida del NISO (National Information Standards Organization), lo standard di metadati Dublin Core è stato recepito come norma ISO 15836:2003. La pubblicazione della norma ISO costituisce un riconoscimento ufficiale per l’uso del set definito da Dublin Core che ormai, a partire dalla prima conferenza nel marzo 1995 a Dublin (Ohio), è stato tradotto in oltre 20 lingue e viene utilizzato in tutto il mondo per integrare diverse tipologie di informazioni.

Lo standard Dublin Core è composto da un insieme di elementi per la descrizione di proprietà relative a risorse. Questo primo insieme di elementi, originariamente concepito per le descrizioni generate da autori di risorse web, ha visto poi focalizzare attorno a sé l’interesse di diverse comunità, tra cui musei, altre istituzioni pubbliche e aziende commerciali, stabilendo il consenso necessario per la standardizzazione a tutti i livelli.

Il successo del Dublin Core è dovuto alla facile comprensione dei suoi elementi, alla semantica universalmente accettata e alla facilità della sua applicazione a lingue diverse. Inoltre il Dublin Core può essere esteso tramite l’uso dei Refinement Elements: i Qualifiers e gli Encoding Schemes. Seguendo alcuni accorgimenti, è possibile estenderlo, includendo al suo interno anche altri schemi. Il livello Simple Dublin Core prevede i quindici elementi fondamentali:

Element Description
DC.title (titolo) Indica il nome attribuito alla risorsa, come ad esempio il titolo di un articolo, di un libro ecc.
DC.creator (Creatore) Indica chi ha creato la risorsa
DC.subject (Soggetto) Indica l’argomento trattato dalla risorsa o il contesto nel quale la risorsa si inserisce
DC.description (Descrizione) Una descrizione della risorsa, come ad esempio un abstract, un sommario ecc.
DC.publisher (Editore) Indica chi pubblica la risorsa o comunque la rende accessibile
DC.contributor (Autore di contributo subordinato) Indica chi ha contribuito in qualche modo alla realizzazione della risorsa
DC.date (Data) Una data associata alla risorsa; può indicare la data di creazione, di pubblicazione ecc
DC.type  (Tipo) Indica il tipo di risorsa, il tipo di contenuto
DC.format (Formato) Indica il formato fisico o digitale della risorsa
DC.identifier (Identificatore) Identificatore della risorsa può essere un URL, un numero ISBN ecc.
DC.source (Fonte) Indica l’eventuale risorsa da cui la risorsa corrente è derivata
DC.language (Lingua) Indica il contesto linguistico in cui si inserisce la risorsa
DC.relation (Relazione) Eventuali risorse collegate
DC.coverage (Copertura) Indica lo scopo della risorsa o l’eventuale periodo di validità o l’eventuale area geografica all’interno della quale la risorsa è valida
DC.rights (Gestione dei diritti) Indica i diritti sull’utilizzo della risorsa

Tramite questi elementi possiamo descrivere una risorsa come insieme di coppie elemento/valore.

Ad esempio, per descrivere questo capitolo potremmo utilizzare la seguente sequenza di coppie elemento/valore:

DC.title=“L’importanza di usare i metadati”
DC.creator=“MINERVA WP5 Quality Accessibility Usability”
DC.publisher=“MINERVA Project”
DC.type=“text”
DC.format=“html”
DC.language=“Italiano”

Tutti gli elementi del linguaggio sono OPZIONALI e possono essere, se necessario, RIPETUTI. Ad esempio, nel caso di più autori è possibile ripetere l’elemento DC.creator.

Il livello Qualified Dublin Core aggiunge altri elementi ed introduce un insieme di qualificatori che consentono di raffinare la semantica degli elementi di base.

ElementDescription
DC.audienceInsieme di entità per cui la risorsa risulta utile
DC.provenanceInformazioni su eventuali modifiche dalla creazione della risorsa
DC.rightsHolderIndica chi detiene i diritti di utilizzo della risorsa
DC.instructionalMethodIndica il processo di apprendimento per il quale la risorsa è indicata
DC.accrualMethodIndica il metodo con cui la risorsa è aggiunta ad un insieme
DC.accrualPeriodicityIndica la periodicità di aggiunta di una risorsa ad un insieme
DC.accrualPolicyIndica la politica che regola l’aggiunta della risorsa ad un insieme

I qualificatori permettono di descrivere più specificamente le informazioni fornite tramite gli elementi di base. Essi sono rappresentati dagli Element Refinements, cioè elementi che specificano meglio determinate caratteristiche, e dagli Encoding Schemes, cioè insiemi di riferimento per l’interpretazione standard dei valori degli elementi. Ad esempio, possiamo riscrivere con maggior precisione la descrizione di questo capitolo nel seguente modo:

DC.title=“L’importanza di usare i metadati”
DC.creator=“MINERVA WP5 Quality Accessibility Usability”
DC.publisher=“MINERVA Project”
DC.type=“text”
DC.format=“text/html”
extent “62 kb”
DC.language=“ita”

Rispetto alla descrizione vista in precedenza abbiamo indicato il tipo come text, facendo riferimento all’Encoding Scheme standard DCMI Type Vocabulary, il formato come text/html, facendo riferimento allo standard MIME Type e la lingua come it, facendo riferimento allo standard. Inoltre è stato utilizzato l’elemento DC.extent che consente di definire le dimensioni della risorsa. L’indentazione dell’elemento extent indica che si tratta di una indicazione supplementare (refinement) dell’elemento format.

Il linguaggio definito dallo standard Dublin Core è indipendente da una particolare regola e possiamo scegliere la terminologia che ci fa più comodo. Potremmo, ad esempio, far corrispondere gli elementi del linguaggio ai campi di una tabella in un database o alle proprietà di un oggetto in un linguaggio di programmazione. La DCMI fornisce comunque alcune indicazioni per l’utilizzo di una sintassi comune per la descrizione di risorse online, come ad esempio una pagina web. Questa può essere descritta tramite gli elementi Dublin Core espressi con i tag <meta> nel documento XHTML della risorsa stessa, ovviamente citando la fonte/URL dello schema che si adotta.

Ad esempio, questo articolo può essere descritto con il seguente codice XHTML, annidando i metadati nella sezione <head> della pagina web e utilizzando gli elementi <meta> e <link>:

<head>
<link rel=“schema.DC” href= “http://purl.org/dc/elements/1.1/” />
<link rel=“schema.DCTERMS” href= “http://purl.org/dc/terms/” />
<meta name=“DC.title” lang=”it” content=“L’importanza di usare i metadati” />
<meta name=“DC.creator” content=“MINERVA WP5 Quality Accessibility Usability” />
<meta name=“DC.publisher” content=“MINERVA Project” />
<meta name=“DC.type” scheme=“DCTERMS.DCMIType” content=“Text” />
<meta name=“DC.format” scheme=“DCTERMS.IMT” content=“text/html”/>
<meta name=“DC.format” scheme=“DCTERMS.extent” content=“62kb” />
<meta name=“DC.language” scheme=“DCTERMS. ISO639-2” content=“eng” />
</head>

In questo esempio, gli elementi <link> indicano gli schemi utilizzati per gli elementi del Simple Dublin Core (DC) e per il Qualified Dublin Core (DCTERMS), mentre ciascun elemento <meta> corrisponde alle coppie elemento/valore utilizzate nei primi esempi.

Quando possibile, i dati di alcuni elementi dovrebbero essere selezionati da un “vocabolario controllato”, ovvero una serie di termini definiti attentamente e utilizzati adeguatamente. Questo può migliorare di molto i risultati della ricerca, perché i computer sono abili a individuare le singole parole ma hanno difficoltà a comprendere concetti, associazioni, sinonimi... Senza un controllo terminologico di base, metadati incompleti o scorretti possono portare a una scarsa qualità nei risultati della ricerca.

L’uso dei vocabolari controllati e dei tesauri può essere fatto utilizzando gli Encoding Schemes.

Esempio di utilizzo del Dublin Core nella homepage del sito web del Victoria & Albert Museum
Esempio di utilizzo del Dublin Core nella homepage del sito web del Victoria & Albert Museum

Il Dublin Core è troppo generale per la descrizione di risorse specifiche in modo adeguato; spesso si è costretti a personalizzare lo schema per soddisfare esigenze particolari con il risultato che, pur utilizzando le stesse regole, i metadati non sono direttamente interoperabili, se non mappando i rispettivi profili applicativi. Quello che può apparire come un limite, è invece un punto di forza per il Dublin Core. Colui che applica il Dublin Core non è costretto a un’eccessiva rigidità nella registrazione delle caratteristiche di una risorsa, ma può creare specifiche più dettagliate solo se il dato che deve essere descritto ne richieda la necessità.

Dublin Core
http://dublincore.org

DCMI Metadata Terms
http://dublincore.org/documents/dcmi-terms/

Diane Hillmann, Using Dublin Core
http://dublincore.org/documents/usageguide/

DCMI, Expressing Dublin Core in HTML/XHTML meta and link elements
http://dublincore.org/documents/dcq-html/

M. Moffat, ‘Marketing’ with Metadata: How Metadata Can Increase Exposure and Visibility of Online Content,
Version 1.0 8th March 2006,

http://www.icbl.hw.ac.uk/perx/advocacy/exposingmetadata.htm


cover of  handbook

 

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