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Semestre italiano di Presidenza dell'Unione Europea
CONFERENZA EUROPEA DI MINERVA
Qualità del
Web per la cultura
Il patrimonio culturale in rete per la ricerca,
per la didattica, per il turismo culturale
Parma, 20-21 novembre 2003, Auditorium Paganini
Rossella Caffo
(Coordinatore Progetto MINERVA)
"La Presidenza Italiana e la Carta di Parma"
Siamo arrivati alla presentazione della Carta di Parma che rappresenta
un po’ il clou di questa iniziativa, ma anche il punto di
arrivo di tutto un lavoro svolto fin qui da due anni a questa
parte nell’ambito del Progetto Minerva e del Gruppo dei
Rappresentanti nazionali.
Voglio puntualizzare alcune caratteristiche che mi sembrano importanti:
come sapete, il progetto ha costituito una rete di ministeri della
cultura di paesi dell’Unione Europea coordinata dal Ministero
italiano con il compito di dare concreta attuazione al Piano d’azione
di Lund, disceso direttamente dai Principi di Lund, e alle decisioni
del Gruppo dei rappresentanti nazionali.
Gli esperti che fanno parte del Gruppo dei rappresentanti nazionali
vengono direttamente nominati dai rispettivi governi dei paesi
dell’Unione Europea. Il gruppo dei 15 paesi, grazie all’iniziativa
della presidenza italiana, si è allargato anche ai 10 paesi
di nuova accessione più Russia e Israele; ogni sei mesi
il gruppo si riunisce in una riunione formale sotto la presidenza
di turno. Per la presidenza italiana, mercoledì abbiamo
organizzato la riunione formale che appunto per la prima volta
ha visto la partecipazione di delegati di 27 paesi.
Quali sono gli obiettivi di questo framework europeo che si è
costituito? Creare dei meccanismi di coordinamento a livello europeo
delle politiche dei programmi nel campo della digitalizzazione
del patrimonio culturale in un quadro di integrazione tra archivi,
biblioteche, musei, siti archeologici, monumenti e quant’altro,
al fine di promuovere la conoscenza, la fruibilità e l’accessibilità
in rete a un pubblico sempre più vasto. Ecco, voglio sottolineare
questo, che è un nostro approccio politico riguardo al
rapporto tra beni culturali e nuove tecnologie, che consiste nello
sfruttare le potenzialità delle tecnologie per favorire
la diffusione in rete, l’accessibilità a un pubblico
sempre più vasto, quindi verso un modello aperto di fruizione.
Altro obiettivo: favorire la conoscenza reciproca delle attività
e delle realizzazioni negli Stati membri, lo scambio di buone
pratiche identificate attraverso una metodologia di benchmarking.
Creare una piattaforma comune europea di standard, linee guida
e raccomandazioni al fine di predisporre un quadro di riferimento
per la creazione di portali della cultura sempre, appunto, come
strumenti di diffusione della cultura, in prima istanza di sostegno
alla ricerca, alla didattica e al turismo culturale, come abbiamo
sinteticamente indicato anche nel sottotitolo di questa conferenza;
funzionare infine anche come incubatore di progetti sia nazionali
sia comunitari per la realizzazione delle linee di azione concertate
nell’ambito della rete.
Ad esempio, un progetto nato nell’ambito della rete è
Minerva Plus che allarga le attività di Minerva ai dieci
paesi più Russia e Israele. Voglio citare un altro progetto
che nasce dalle attività di Minerva: si tratta di un progetto
presentato nell’ambito del programma comunitario eTEN. Il
progetto è stato valutato positivamente dalla Commissione,
che finanzierà perciò un repertorio transeuropeo
del patrimonio culturale di Italia, Francia e Inghilterra sotto
il coordinamento delll’Italia. Il progetto sarà finanziato
con circa 3 milioni e 300 mila euro, dando così concreta
realizzazione a una delle linee di attività di Minerva,
che è quella dei repertori dei fondi digitali e digitalizzati,
attività che abbiamo iniziato sotto la guida del Ministero
francese della cultura, che ha messo a disposizione nell’ambito
di Minerva uno strumento che aveva già realizzato.
Quest’azione inizierà con Italia, Francia e Inghilterra,
successivamente estesa agli altri paesi interessati.
Un’altra cosa: voglio sottolineare la collaborazione istituzionale
fra le presidenze di turno dell’Unione Europea, creata dal
NRG col supporto di Minerva. Abbiamo definito infatti un programma
comune europeo, una rolling agenda, come ha sottolineato anche
il Ministro Giuliano Urbani nella presentazione che fa del progetto
nell’opuscolo di presentazione di Minerva; quindi abbiamo
definito un piano comune europeo e ogni presidenza di turno aggiunge
qualcosa e dà continuità.
Oggi presentiamo la Carta di Parma. Questo documento è
stato discusso e approvato nella riunione di mercoledì
19 novembre dai 27 paesi. È un documento elaborato dal
Gruppo dei rappresentanti nazionali. La Presidenza italiana quindi
si è fatta portavoce di queste esigenze e della presentazione
di questo documento che, ribadisco, è un documento di tutto
il Gruppo dei rappresentanti nazionali. E in questo documento
che molto brevemente vedremo nelle slides, si traccia un bilancio
di quanto fin qui realizzato in termini di azioni e prodotti concreti;
si ricordano le principali tappe che costituiscono il background
dell’azione di tutto questo framework europeo dell’azione
del NRG di Minerva e si illustrano i contenuti del Programma comune
europeo che il gruppo si è dato e che si impegna a realizzare,
chiedendo il supporto degli Stati membri e della Commissione europea
per il perseguimento di questi ambiziosi obiettivi.
Il documento è già stato presentato al Comitato
Affari cultura del Consiglio dell’Unione il 27 ottobre in
forma di draft. Lunedì ci sarà a Bruxelles l’ultima
riunione formale del Consiglio dei Ministri della cultura sotto
Presidenza italiana. Il ministro Urbani presenterà questo
documento ai ministri in quest’ultima riunione formale.
A Corfù nella penultima riunione formale, il Gruppo dei
Rappresentanti ha definito come prima priorità del gruppo
quella di consolidare e dare visibilità alla posizione
del gruppo e ottenere un riconoscimento politico ai più
alti livelli favorendo l’adozione delle proprie pubblicazioni
e raccomandazioni. Questo è l’obiettivo, la priorità
a cui la Carta di Parma principalmente vuole rispondere. Naturalmente
la Carta di Parma riprende e sostiene i Principi di Lund che ne
sono il fondamento e costituiscono la nostra carta costituzionale.
Una premessa fa il punto sulle necessità e sugli obiettivi
che ci siamo dati nella nostra attività.
Due parole sul background: potete vedere un elenco di punti fondamentali,
di tappe fondamentali che partono dal Piano d’aAzione e-Europe
2002-2005, con tutte le risoluzioni del Consiglio su questo tema.
Questo è il punto fondamentale. Considerando le premesse,
il Gruppo dei rappresentanti si impegna a realizzare un piano,
un programma comune sintetizzato in dieci obiettivi. Quali sono
questi obiettivi?
- Uso intelligente delle nuove tecnologie.
- Accessibilità; questo è uno dei temi fondamentali
dibattuti ieri. Il gruppo dei rappresentanti riconosce l’accessibilità
come nodo fondamentale per tutti i cittadini indipendentemente
dalla loro età e dal livello di competenza tecnica, naturalmente
con una particolare attenzione agli utenti con particolari esigenze
e necessità. Questo è uno dei punti del nostro
programma.
- Tema centrale, è stato ricordato ieri in premessa da
Bernard Smith, è la qualità. Ricordo brevemente:
mi ha colpito quello che ha detto ieri l’assessore Barbieri
che ha chiuso con questo slogan, con questo messaggio: “Le
istituzioni pubbliche sono assolutamente responsabili della
qualità di ciò che si mette in rete, di ciò
che si mette sul Web”. Quindi in questo rapporto tra beni
culturali e nuove tecnologie nell’utilizzo di questo nuovo
potente strumento di comunicazione che è il Web, le istituzioni
culturali hanno la responsabilità di garantire la qualità:
qualità dei contenuti, qualità dei punti di accesso.
- Un altro enorme problema che influenza sicuramente l’accessibilità
e la qualità è tutto quanto riguarda i diritti
di proprietà intellettuale e il diritto alla riservatezza,
problema che viene enormemente amplificato nell’era digitale.
Quindi, soluzioni adeguate che rispettino un giusto equilibrio
tra i diritti dei possessori e i diritti degli utenti sono fondamentali
per garantire l’accessibilità.
- Interoperabilità, vado molto rapida, il tempo sta per
scadere, e standard.
- Inventari e multilinguismo: questa è la linea d’azione
da cui è scaturito il progetto che prima vi dicevo.
- Attività di bankmarking come strumento fondamentale
importantissimo per identificare le buone pratiche e favorire
lo scambio e la cooperazione a livello internazionale. Qui è
contenuto questo appello agli Stati membri e alla Commissione
europea perché sostengano tutte queste enormi attività.
- L’allargamento. Il network, supportato dalla rete di
Minerva, è una comunità aperta, costituita dai
governi, dai ministeri dei paesi ma attraverso il cooperation
agreement, è una rete aperta alla collaborazione di tutti
gli istituti e gli enti interessati.
- L’ultimo articolo, come vedete, definisce una grandissima
ambizione, costruire il futuro insieme in prima linea, verso
le società dell’informazione e qui ci riferiamo
particolarmente ai portali e a tutti quegli strumenti emergenti
per favorire la diffusione e l’accessibilità, quindi
diventerà il nostro slogan: “Costruire il futuro
insieme in prima linea verso le società della conoscenza”
Infine, brevissimamente volevo fare una breve sintesi. Visto che
questo è l’ultimo evento della presidenza italiana,
facciamo un breve bilancio di tutti gli eventi, di tutte le realizzazioni
di questa presidenza. Ricordiamo che il 16 e 17 ottobre si è
tenuta la Conferenza internazionale di Firenze sul futuro delle
memorie digitali da cui è scaturita un’agenda, l’Agenda
di Firenze, un piano a breve termine che definisce una serie di
azioni.
A Napoli si è tenuta la Conferenza “Sistemi di informazione
territoriale per la conservazione e la gestione del patrimonio
culturale”, da cui anche è scaturito un documento
che sarà la base per successive azioni.
A Roma il 29 ottobre nel corso del Workshop tenutosi a Bibliocom
2003 “Digitalizzazione: cosa fare e come farla”, è
stato presentato il Manuale sulle buone pratiche per la digitalizzazione.
Il 30 ottobre abbiamo realizzato una riunione delle reti culturali
europee e dei progetti finanziati dal V e VI e Programma quadro
con l’obiettivo, anche qui ambizioso, di creare un’area
comune europea per la ricerca in questo settore attraverso le
sinergie e la collaborazione tra tutti i progetti.
La prossima riunione di queste reti si svolgerà, lo abbiamo
già definito, a Firenze, il 31 marzo. Abbiamo chiamato
Agenda di Firenze questo documento che punta alla creazione, attraverso
le collaborazioni tra tutti questi progetti, di quest’area
comune europea di ricerca.
Infine, il 19 novembre, si è tenuto la riunione del NRG.
Sono questi i principali risultati.
Infine voglio ringraziare tanto il Gruppo dei rappresentanti nazionali
e i gruppi di lavoro di Minerva perché tutti questi risultati
si devono all’ impegno di tutti. Lascio il testimone alla
presidenza irlandese nel primo semestre 2004 e a quella olandese
che coprirà il secondo semestre 2004 con i quali abbiamo
già avviato un lavoro comune per definire un piano di attività
annuale.
Il testo dell’intervento è stato
sbobinato.
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